CENNI STORICI
«Tra le strutture militari troviamo la mura di cinta che protegge Vitorchiano lunga ben 250 metri intramezzata da torri quadrilatere e ad ovest e a est da torri circolari, al centro della cinta muraria sorge Porta Romana, sovrastata da una torre quadrilatera è il più importante accesso al paese. All’interno delle mura troviamo l’antica Porta Madonna della Neve, ingresso dell’antico castrum, prese il nome da una abbondante nevicata avvenuta in agosto» - All’interno delle mura castellane [Vitorchiano] conserva la tipica architettura medievale con le caratteristiche case, le torri, le viuzze, le piazzette, le scale esterne. Le sue origini, dati i numerosi reperti archeologici tra cui avanzi di muri a conci di peperino senza malta, sembra risalgano al tempo degli Etruschi. La zona fu abitata anche in epoca romana. Desiderio, ultimo re dei longobardi, circa l’anno 757, edificò e ristrutturò nel viterbese città e castelli e, tra questi ultimi, Vicus-Orchianus o Orclanus, oggi Vitorchiano, per garantire agli abitanti dell’etrusca Orchia od Orcla, un luogo di dimora migliore. Lo stemma di Vitorchiano raffigura una torre merlata sormontata da una corona, un ramo di quercia ed uno di alloro e le lettere S.P.Q.R., (in ossequio alla sua devozione a Roma). La torre è il simbolo del paese ... Le mura che a mezzodì delimitano il paese furono erette “a riparo delle inimiche escursioni” fin dal 1200. Sono intramezzate da torri quadrilatere e delimitate ad est e ad ovest da due torrioni rotondi. In una delle torri quadrilatere, la centrale, si apre la principale ed unica porta d’ingresso al paese: Porta Romana. Le mura complete di merli a forcella, alla Ghibellina, con barbacani e feritoie, sono in pietrella di peperino e si estendono per un fronte di circa 250 metri. All’altezza dei merli lo spessore è di 50 centimetri, al livello del suolo raggiunge il metro e mezzo e due sono le riseghe. Nel corso degli anni nel pomerio interno vi furono addossate abitazioni, sicché ora si notano in più punti aperture che ne deturpano l’aspetto estetico. Le mura nel corso degli anni hanno subito riparazioni e restauri, l’ultimo dei quali quello a cui ha provveduto la Soprintendenza ai monumenti del Lazio nel 1963. Porta Romana. È la principale porta che immette nel castello ed è chiamata così perché rivolta a Sud, verso Roma. La costruzione della torre che sovrasta la porta e dell’intera cinta muraria risalgono al XIII secolo. È quadrilatera, tutta a pietrelle di peperino con un arco a grosse bugne lavorate di notevole bellezza. La torre è stata più volte restaurata perché nel tempo ha dovuto subire l’urto degli assalti e varie e profonde lacerazioni; l’ultimo restauro risale al 1625 come risulta, in cifre romane, alla base dell’arco. È munita di bertesche e cateratte e le fanno da corona merli a forcella, a coda di rondine (ghibellini) completi di barbacani. Sopra l’arco c’è uno stemma identico a quello di Roma con le lettere S.P.Q.R. Anticamente l’ingresso al paese doveva avvenire attraverso un ponte levatoio, come lascia pensare il fossato che separa le mura dal terreno circostante, ora riempito nel tratto prospiciente l’entrata. Entrando ci si trova nella piccola Piazza della Trinità che si collega a Piazza Roma tramite la lunga via Arringa».
Bibliografia e Sitografia
https://viaggimedievali.com/2014/03/18/vitorchiano-borgo-fantastico - http://web.tiscali.it/instabile/vitorch/vitorchiano.htm
Articoli di approfondimento
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