VIVARO ROMANO (rocca Borghese)

CENNI STORICI

Il castello di Vivaro Romano nell'anno 1012 era feudo dell'Abbazia di Santa Maria in Farfa. Nel 1440 divenne proprietà degli Orsini i quali costruirono un nuovo e più solido castello che per cinquecento anni sfidò gli assalti degli eserciti. Dopo gli Orsini l'ebbero i Brancaleone, i Vitelli, i Ceuli finché, nel 1609, il papa Paolo V Borghese l'acquistò per il nipote Marco Antonio. Da questo punto in poi la roccaforte fu destinata soltanto a luogo di occasionale delizia di vari signori. Nel 1902, il cardinale Angelo Di Pietro, riscattando tutti i possedimenti sui quali gravava un oneroso canone in favore del principe Borghese, liberò dal secolare servaggio il paese natìo. I Borghese giungono a Roma da Siena, dove in quella città sono ricordati già dal 1266. A Roma si imparentano con gli Astalli, con i Lante, con i Santa Croce, con i Caffarelli. Ai primi del XVII secolo ebbero un papa, Paolo V, e numerosi cardinali, tra i quali si ricordano Scipione, creatore della famosa Villa Borghese a Roma, Pietro Maria nel 1623 e Francesco nel 1729. Furono principi di Sulmona, di Vivaro, di Rossano, di Montecompatri, di Sant'Angelo, di San Polo, di Nettuno, di Bomarzo e di Pratica di Mare.

Bibliografia e Sitografia

retedimorestorichelazio.it/dimora/rm/vivaro-romano/castello-borghese/

Articoli di approfondimento

CITTÀ

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XI sec.

STATO DI CONSERVAZIONE

Discreto

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