Viterbo (castrum Viterbi, mura, porte)

CENNI STORICI

«Sono del VII secolo testimonianze dell’esistenza di un castrum Viterbi sul colle del Duomo di nuovo fortificato da Desiderio che ne valutò subito l’importanza strategica, trovandosi ai confini tra Tuscia e Ducato Romano. È in questo periodo che prende inizio il processo di accrescimento del centro storico e tra i secoli XI e XII si assiste al potenziamento del nuovo Comune (1095) che ingloba le zone circostanti e costruisce mura difensive. L’avvicendarsi di alleanze ora con il papato ora con l’impero caratterizzerà l’intera storia medioevale viterbese. Alla metà del XIII secolo la politica guelfa del Comune, rafforzata dall’essere Viterbo sede dei pontefici e dei conclavi, permise alla città di godere di un lungo periodo di potere ed opulenza: i palazzi nobiliari, le chiese, le fontane che rendono così suggestiva l’immagine della Viterbo odierna risalgono per larga parte a quest’epoca. Anche il periodo rinascimentale fu prosperoso per la città grazie alla famiglia Farnese che con nuove strade, chiese e monumenti contribuì alla crescita economica ed artistica di Viterbo. Nel cuore del centro storico è il Palazzo dei Priori che, eretto nel sec. XIII e poi modificato, vanta una ricca serie di affreschi dei secc. XV e XVI. Vicino la Torre dell’Orologio, ricostruita nel 1487, e la Chiesa di S. Angelo originariamente della fine del sec. XI. Proseguendo verso il quartiere medioevale si può ammirare Palazzo Chigi (sec. XV) che rappresenta una notevole testimonianza di architettura primo-rinascimentale; la Chiesa del Gesù teatro dell’uccisione, nel 1271, di Enrico di Cornovaglia, nipote del Re d’Inghilterra; la medioevale Torre del Borgognone. Continuando la passeggiata si incontra Palazzo Farnese, elegante costruzione con bifore decorate da gigli farnesiani, e piazza S. Lorenzo su cui si affaccia il Duomo, imponente edificio del sec. XII con facciata rinascimentale, campanile trecentesco ed uno splendido pavimento duecentesco. Sulla piazza è anche il Palazzo Papale, monumento di stile gotico tra i più insigni della città, eretto nella seconda metà del XIII sec. Da qui si raggiunge il quartiere S. Pellegrino che, gioiello di contrada duecentesca, conserva integro il suo aspetto medioevale con viuzze, torri, e case con i caratteristici profferli che creano un ambiente straordinariamente pittoresco. Non lontano è la Chiesa di S. Maria Nuova, una delle più antiche della città, arricchita da un singolare chiostro longobardo. Proseguendo verso Porta S. Pietro si arriva a Piazza Fontana Grande con l’omonima fontana del XIII sec., la più famosa e forse la più bella delle fontane viterbesi a tazze sovrapposte. Uscendo dalla vicina Porta Romana dove è la Chiesa di S. Sisto, importante edificio romanico con un notevole campanile longobardo, e costeggiando le mura, che con torri a pianta quadrata o poligonale circondano il centro storico, si arriva alla Chiesa di S. Maria della Verità che, edificata nel XI sec., custodisce la Cappella Mazzatosta, mirabilmente affrescata da Lorenzo da Viterbo intorno al 1470. Proseguendo lungo le mura si intravede la cupola del Santuario di S. Rosa, dove è conservato il corpo della santa viterbese, e si arriva alla Basilica di S. Francesco che, eretta nel sec. XIII, ospita i mausolei dei papi Adriano V e Clemente IV».

Bibliografia e Sitografia

http://www.provincia.vt.it/turismo/SchedeDett.asp?Id=15

Articoli di approfondimento

CITTÀ

PROVINCIA

REGIONE

EPOCA

XII sec.

STATO DI CONSERVAZIONE

Buono

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