CENNI STORICI
«Anche Vione, geograficamente vicino ai più importanti e noti centri dell'alta Valle Camonica di Temù e di Ponte di Legno, ma collocato non distante dalle principali vie di comunicazione che conducevano, fin dai tempi più remoti, verso il passo del Tonale e il Trentino, seguì, fin dalla sua nascita, le vicissitudini storiche e politiche dei due borghi più grossi. Certamente posteriore all'antichissimo insediamento a Villa d'Allegno, ebbe le sue origini in epoca Longobarda attestate dalla scoperta di una necropoli di quel popolo. Fin da quei tempi, o forse anche in epoca precedente, doveva però sorgere in loco, vista la sua posizione dominante buona parte dell'alta valle, una rocca fortificata o un castelliere intorno al quale, come spesso accadeva, erano poi sorte alcune abitazioni che, poco alla volta avevano formato un piccolo borgo. Come scritto, la posizione dominate del sito, da cui si potevano controllare facilmente le strade e le mulattiere del fondo valle, fece sì che la primitiva rocca venisse trasformata in un grande castello il cui massimo fulgore venne raggiunto intorno al 1200. Questo edificio, nato certamente come struttura militare ma che, come era usuale in quel periodo storico, andò poi a racchiudere e a proteggere anche delle abitazioni civili, fu molto noto in tutta la Valle Camonica e, a dimostrazione della importanza di questa costruzione: vi erano numerose testimonianze che parlavano dell'imponenza della rocca che era conosciuta come il "Castèl dè Polàgra": il "Castello di Polagra". Questo maniero, che fu modificato più volte nei secoli successivi alla dominazione carolingia, doveva essere una costruzione possente e notevolmente fortificata poiché ancora nel 1300 risultava composto da un nucleo principale, fortemente arroccato e da ben sei torri, collegate da alte mura che fungevano anche da difesa all'abitato. ...» - «Il notaio Bernardo Biancardi (sec. XVII) racconta di una "fortissima torre" fabbricata dai signori longobardi di Vione per difendersi dall’assalto dei Franchi "sopra la montagna di Bles". Scrive l’autore che "Si veggono però ancora oggi molte muraglie a calce con pietra picca così impetrite che si rende con rottura più tosto la pietra che la calce medesima". La toponomastica ha conservato la traccia della presenza della fortezza nei nomi di Canalì de la Tor e Tor dei Pagà, utilizzati nei libri delle Vicinie dell’archivio comunale di Vione (secc. XVII-XIX) ed ancora oggi dagli abitanti. Dagli anni ‘70 sono state effettuate nel sito alcune campagne di scavo, di cui le ultime, con la direzione scientifica della Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Brescia, Cremona e Mantova e la partecipazione dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Brescia, hanno portato alla luce le fondamenta di un grande complesso difensivo, risalente almeno al sec. XIII. Presso il municipio di Vione è visitabile la mostra Vione archeologica. Storia ritrovata, dove sono esposti i reperti rinvenuti nel corso delle campagne di scavo degli anni ‘70 e risalenti all’epoca longobarda (secc. VI-VIII)».
Bibliografia e Sitografia
http://www.intercam.it/tomo/paesi/vione/vione.htm - http://www.turismovallecamonica.it/it/content/torre-dei-pagani-vione
Articoli di approfondimento
CITTÀ
PROVINCIA
REGIONE
EPOCA
STATO DI CONSERVAZIONE
Buono
AUTORE DELLE AGGIUNTE / CORREZIONI
SITO UFFICIALE
IMMAGINI