Vinadio (forte albertino)

CENNI STORICI

È una delle più grandi fortificazioni del Piemonte, l'unica a racchiudere un intero paese al suo interno. A deciderne la costruzione fu Carlo Emanuele III. Con re Carlo Alberto di Savoia, i lavori iniziarono in piena estate (21 agosto) del 1834 e terminarono nel 1847, occupando circa 4000 lavoratori provenienti anche dal Biellese e dal Bergamasco, del cui passaggio rimane traccia nei cognomi vinadiesi di oggi. La lunghezza totale delle mura è di poco inferiore ai 1200 metri su tre piani, l’altezza in alcuni punti è di 18 metri, lo spessore alla base di oltre un metro e mezzo. Non ci fu mai il battesimo del fuoco, in quanto l’inizio delle guerre di indipendenza portò i Savoia verso il fronte austriaco. Il 18 settembre 1862 un gruppo di 400 garibaldini fermati nella 'Battaglia di Aspromonte' fu trasferito sotto scorta militare a Vinadio. La prigionia all’interno del forte durò 24 giorni. Attualmente, grazie al contributo della Regione Piemonte, il Comune di Vinadio e l’Associazione Culturale Marcovaldo s'impegnano nella promozione e la valorizzazione della fortezza. Numerosi sono gli spettacoli estivi organizzati all'interno del forte. Vero successo è stato il completamento della pista di pattinaggio su ghiaccio artificiale (1200 mq) realizzato nell'inverno 2006/2007 all'interno della fortezza che offre un quadro unico agli amanti degli sport su ghiaccio. A Natale le bancarelle del mercatino disposte lungo il camminamento conferiscono al Forte Albertino un'atmosfera di un altro tempo. Da luglio 2007, 'Montagna in Movimento', percorsi multimediali attraverso le Alpi Meridionali, presenta la storia, la cultura, le problematiche e le prospettive delle valli alpine del Piemonte meridionale coinvolgendo il visitatore con circa quaranta videoambientazioni interattive e sincronizzate. Visite guidate da giugno a ottobre. Durante i mesi di luglio ed agosto il Forte è visitabile tutti i giorni.

Bibliografia e Sitografia

https://it.wikipedia.org/wiki/Forte_di_Vinadio

Articoli di approfondimento

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XIX sec.

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