CENNI STORICI
«Il terrazzo roccioso, a picco sulla Dora Baltea, sul quale si ergono i ruderi del castello era già occupato in epoca preistorica (lo confermerebbe il ritrovamento di una stele antropomorfa protostorica), e successivamente fu occupato in epoca salassica e poi romana da una fortificazione posta a guardia della valle, in difesa dei confini dell'Impero dalle invasioni dei Barbari. Secondo alcuni studiosi il nome sarebbe dovuto al fatto che questo castello fu sede di una zecca ("argent" in francese significa "denaro"), come testimoniato dal ritrovamento di monete coniate. Indagini più recenti confermano che il toponimo Castrum Argenteum fosse già in uso intorno al 1175. I ruderi del castello oggi visibili risalgono al XIII secolo, più precisamente la sua costruzione, avvenuta utilizzando materiali preesistenti dell'epoca romana, sarebbe datata 1275 per opera dell'architetto del conte Pietro II di Savoia, James of Saint Georges, già attivo nel Galles. Diversamente dagli altri castelli valdostani, Châtel-Argent per la sua posizione strategica fu sempre sotto la giurisdizione di Casa Savoia, anche se la baronia di Châtel-Argent ebbe numerosi signori: i Bard, gli Challant, i Roncas, e altri. L’accesso alla rocca di Châtel-Argent è rappresentato dalla “rampa”, così chiamata dai Veullatsu (gli abitanti di Villeneuve): si tratta di una strada a scaloni ricavata nelle pareti di roccia che sovrastano il borgo di Villeneuve. L'area rinchiusa da ciò che resta della cinta muraria, spessa cm 0,85, è di circa 90 x 70 metri; si calcola che potesse contenere 2000 uomini. Per quanto riguarda l’antica costruzione si trovano, all'interno della cinta, nella posizione più elevata del sito, i resti di un corpo di fabbrica e di una cisterna; la parte meglio conservata, che caratterizza l'aspetto del sito, è rappresentata dal dongione di forma cilindrica, alto circa 16 metri e coronato da merlatura, avente un diametro di 9,50 metri misurato all'esterno. La porta d'ingresso era posta a diversi metri d'altezza, mentre le uniche luci sono le feritoie quasi invisibili esternamente. Sul fronte est dell'area fortificata si trova una piccola chiesa castellana dedicata a Santa Colomba in stile romanico che si ritiene costruita tra verso il 1050-70. La chiesa ha un aspetto alquanto arcaico: la facciata presenta tre specchiature verticali coronate da archetti degradanti; l'abside che sporge otre la cinta muraria, è ornata da lesene e archetti pensili in cotto. All’interno della chiesetta si conservano labili tracce di affreschi databili al XIII secolo. Oggi il castello è visitabile e gestito dalla Fondation Grand Paradis, che organizza visite guidate al rudere e lungo un itinerario detto "Vivre Châtel-Argent". Il Castello è diventato anche luogo di suggestive manifestazioni in costume in occasione del "Festival del Medioevo" di Villeneuve».
Bibliografia e Sitografia
http://castelliere.blogspot.it/2012/08/il-castello-di-lunedi-6-agosto.html
Articoli di approfondimento
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XIII sec.
STATO DI CONSERVAZIONE
Rudere
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