Vetralla (borgo, mura, porte)

CENNI STORICI

«Da Piazza della Rocca prende avvio un interessante percorso turistico alla scoperta del centro storico, inteso come il nucleo medievale racchiuso dalle mura urbane. Sulla piazza troneggia un’imponente torre merlata: sul lato meridionale del paese, a ridosso della cinta muraria, sono visibili altri resti del fortilizio che venne pesantemente danneggiato dai bombardamenti alleati della Seconda Guerra Mondiale. Percorrendo la Via Cassia Interna si ha modo di osservare Palazzo Anselmi (1537) che mostra in facciata tracce della decorazione pittorica che riproduce un finto bugnato. Di fronte, oltrepassato un ampio arco ribassato, si accede a Piazza Franciosoni dominata a sinistra dalla mole del Palazzo Franciosoni di scuola vignolesca al cui interno si conservano pregevoli affreschi attribuiti ai fratelli Zuccari. Proseguendo lungo la Via Cassia Interna si incontra Piazza Umberto I, meglio nota come Piazza del Comune, su cui si affacciano il Duomo dedicato a S. Andrea, il Palazzo Comunale e le Carceri. L’aspetto attuale della piazza è il risultato di un riassetto urbanistico realizzato all’inizio del ‘700 con cui si sono volute inserire nel cuore della città le sedi del potere politico e religioso. Lateralmente alla via principale si aprono numerosi vicoli che portano agli angoli più nascosti e caratteristici del borgo medievale in cui può essere piacevole “perdersi”: profferli, case torri, fontane, portali e facciate finemente decorati danno origine a scorci affascinanti. Alle spalle del Palazzo Comunale si trova Palazzo Zelli, abitazione settecentesca dei conti Zelli; attualmente di proprietà comunale ospita spesso mostre, conferenze ed eventi. Poco oltre un pregevole esempio di edilizia nobiliare tardo-cinquecentesca è Palazzo Vinci (conosciuto anche come Palazzo Brugiotti-Carpegna) che nella facciata mostra influenze stilistiche sia della scuola del Vignola (attivo alla fine del ‘500 a Caprarola) che di quella coeva di area orvietana guidata da Ippolito Scalza. Di fronte è situato Palazzo Piatti, già della famiglia Pieri, i cui interni sono decorati da affreschi. Proseguendo la Via Cassia Interna, in corrispondenza di Largo Don Vittorio Pallini, sul lato sinistro, al numero civico 58 in una torre (XII-XIII sec) si trova una casa museo, allestita dal Museo della Città e del Territorio, che testimonia la casa contadina e popolare (tra ‘800 e ‘900) attraverso arredi e suppellettili originali. Altre tre torri medievali, inglobate in edifici posteriori, si dispongono lungo la via Cassia; tra queste spicca per altezza la Torre del Capitano del Popolo (Via Cassia Interna n.36). Poco oltre, per uno stretto vicolo (Via di Porta Marchetta, 2) si raggiunge il Museo della Città e del Territorio ubicato in un edificio, in parte scavato nel tufo, appartenente alla cinta difensiva (XIII-XV sec.). Esso mira alla conservazione della documentazione della storia locale e dei mestieri tradizionali e l’esposizione si articola in diverse sezioni dedicate alla pietra, al ferro e metalli, al legno, ai laterizi e alle ceramiche. ...

Le mura medievali (XII-XIII sec.) racchiudevano l’area urbana che si estendeva dapprima dalla Rocca fino all’altezza di Piazza Garibaldi, lasciando fuori il nucleo alto-medievale sorto intorno all’attuale chiesa di S. Francesco. Successivamente l’abitato si sviluppò in direzione ovest fino al ponte di Porta Marina. La cinta muraria, malgrado i numerosi interventi di restauro subiti, in più tratti conserva le caratteristiche architettoniche originali. Osservando la tessitura muraria si distinguono diverse fasi costruttive: la più antica è realizzata in blocchetti squadrati di tufo grigio, uniti con poca malta di colore grigio; ulteriori interventi sono distinguibili da una muratura eseguita con blocchetti di tufo giallo, di grandi e medie dimensioni, messi di testa e di taglio e legati da abbondante malta gialla o rosata. Si conservano alcune porte urbiche (ad es. Porta S. Pietro), sebbene parzialmente alterate da più recenti interventi restaurativi. Lungo il circuito, esteso circa un chilometro, si stagliano alcuni torrioni a pianta rettangolare (i più antichi), torri circolari e case torri che si elevano direttamente dalle mura».

Bibliografia e Sitografia

http://www.calino.it/Turismo/Lazio/Vetralla.pdf

Articoli di approfondimento

CITTÀ

PROVINCIA

REGIONE

EPOCA

XIII sec.

STATO DI CONSERVAZIONE

Buono

AUTORE DELLE AGGIUNTE / CORREZIONI

SITO UFFICIALE

IMMAGINI

Previous Image
Next Image

info heading

info content


Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.