Vescovato (rocca Gonzaghesca)

CENNI STORICI

«Antichi documenti, raccolti nel Codex Diplomaticus Cremonensis, testimoniano come l’attuale toponimo risalga all’XI secolo, e come tra i secoli XII e XIII la località appartenesse all’Episcopio di Cremona. Dagli ultimi decenni del XIV secolo, Vescovato risulta essere feudo dei Gonzaga, ma gli storici non sono concordi nell’indicare le modalità attraverso le quali la famiglia mantovana entrò in possesso di queste terre: alcuni sostengono che le abbia portate Anna Dovara, nipote di Buoso, allo sposo Filippino Gonzaga e siano in seguito passate ai rami cadetti di Novellara e di Vescovato, parte per successione, parte per acquisto. Certo è che dagli albori del XV secolo le sorti del borgo seguirono le vicende della famiglia mantovana, che controllò il territorio sino al 1707. Il ramo cadetto dei Gonzaga di Vescovato rimase comunque proprietario della rocca sino al 1906, quando, morto Luigi, i beni passarono alla figlia Josephine, sposa del principe Meli Lupi di Soragna. Gli eredi Meli Lupi alienarono dapprima la rocca (1965) ed in seguito tutti i beni fondiari (1971). Grazie alla protezione di questa nobile famiglia, anche Vescovato, come altri feudi gonzagheschi, vide l’insediarsi di una fiorente comunità ebraica, che contribuì in modo determinante allo sviluppo economico e commerciale del borgo. ... La Rocca costituiva l’antica dimora castellata del ramo cremonese dei Gonzaga. Edificata presumibilmente nel XVI secolo, fu abitata fino al 1906 da un discendente della famiglia e venne poi ceduta nel 1965 all’oratorio di S. Leonardo che l’ha parzialmente trasformata per ricavarne spazi di aggregazione educativa e ricreativa per i giovani. La bella fascia sottogronda a dentelli, la superstite torre angolare con piede a scarpa, le residue cornici di alcune finestre ed i tracciati geometrici del giardino riportati dagli antichi documenti lasciano solo intuire le importanti funzioni difensive e residenziali svolte in passato dal vetusto edificio».

Bibliografia e Sitografia

https://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/1A060-00409/

Articoli di approfondimento

CITTÀ

PROVINCIA

REGIONE

EPOCA

XVI sec.

STATO DI CONSERVAZIONE

Buono

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