Verucchio (rocca e porta di Passerello)

CENNI STORICI

«Edificata nel XIII secolo dalla famiglia Passerello, passò nel XIV secolo ai Malatesta che ne fecero un uso residenziale. I Francescani edificarono nelle sue vicinanze una chiesa e un convento. Dopo la caduta dei Malatesta il complesso di rocca e convento andò in rovina, finché nel 1636 le Clarisse ottennero l’area edificando un loro convento che inglobò le antiche strutture rimaste. Dell’antica rocca malatestiana sopravvive solo la porta, riedificata nel 2001 coi materiali originari. Attualmente tutto ciò che resta della seconda rocca malatestiana di Verucchio è la porta, riedificata nel 2001 coi materiali originali dopo che fu in parte smontata nel 1964. Essa è adiacente all'ex convento delle monache benedettine, anche se il complesso è ancora noto con l'intitolazione a S. Chiara perché dalla fondazione, nel 1636, fino alle soppressioni napoleoniche ospitò le clarisse. Il complesso fu realizzato proprio sui ruderi della rocca del Passerello, considerata la rocca residenziale dei Malatesta rispetto alla rocca militare, quella del Sasso. Doveva avere anche minori proporzioni, ma la rovina, le asportazioni e le fabbriche religiose hanno sconvolto l'area. Oltre alla porta, risale all'epoca malatestiana la cisterna per l'acqua piovana ancora visibile, mentre i muri esterni rinforzati e la mulattiera sono del XVII secolo e volutamente realizzati secondo schemi più antichi. Attestata sin dal XIII secolo, la rocca fu edificata dalla famiglia Passerello, ma nel XIV secolo divenne proprietà dei Malatesta. Da allora, la seconda rocca di Verucchio è sempre stata accessoria alla prima, in una zona meno utile strategicamente, e anche per questo ben presto occupata da religiosi, protetti dai Malatesta, come i Francescani, che all'ombra del Passerello nel 1320 edificarono una chiesa ed un convento. A metà del XV secolo Sigismondo Pandolfo Malatesta intervenne in modo radicale anche su questa struttura oltreché sulla rocca del Sasso, ma già nel 1486 il castello è citato come non più funzionale e poco dopo si parla di rovine. Nel 1636 le clarisse ottennero l'usufrutto della zona e vi realizzarono il loro convento inglobando le poche strutture utilizzabili e abbattendo gli alzati ridotti a rudere».

Bibliografia e Sitografia

https://www.romagna.net/verucchio/monumenti/porta-e-borgo-del-passerello/

https://www.rimini.com/luoghi-da-visitare/porta-e-mura-di-passerello

Articoli di approfondimento

CITTÀ

PROVINCIA

REGIONE

EPOCA

XIII sec.

STATO DI CONSERVAZIONE

Discreto

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