VALCONASSO (castello)

CENNI STORICI

Non si conosce la data di costruzione del fortilizio di Valconasso ma si presume che già dagli inizi del XIII secolo ne fosse proprietaria la nobile famiglia Mancassola. Questo casato fu uno dei più antichi del patriziato piacentino, ed in origine ebbe tradizioni mercantili e bancarie e appartenne alla compagnia commerciale degli Scotti. Uno dei probabili proprietari fu Rolando Mancassola che risulta essere tra i primi firmatari, nel 1271, dell’alleanza tra Piacenza e Carlo Angiò. La località di Paderna fu citata già in epoca romana all'interno della tabula alimentaria traianea come Curte Paterno, a causa della presenza in loco di qualche forma di fortificazio.

La presenza del castello medievale venne testimoniata la prima volta in due atti risalenti all'817 e al 900 dove esso è citato come dipendente dalla cattedrale di Piacenza. Un rogito notarile risalente al 4 luglio 1028 certifica che Hildeguarda, figlia di Oddone, cedette la proprietà del castello al rettore della locale chiesa. Nel 1041 si assistette ad un ulteriore passaggio di proprietà che vide il maniero e tutte le sue pertinenze assegnate a Oberto di Aghinone. Dopo la morte di Oberto, il castello pervenne ai monaci del monastero di San Savino di Piacenza, ai quali rimase per circa quattro secoli. Un documento del 1163 conferma la proprietà del castello al monastero e impone al locale vassallo il dovere di reggere le briglie del cavallo dell'abate, regolare i pagamenti e, nell'eventualità di uno scontro armato, difendere i beni di cui era stato investito. Nel 1216 il maniero venne raso al suolo da parte di truppe parmigiane, fatto ripetuto nel 1247 da parte delle truppe dell'imperatore Federico II di Svevia. Nel 1280 il castello venne ristrutturato per volontà dell'abate del monastero di San Savino che fece riparare ed elevare la torre principale. Nel 1453 Melchiorre Marazzani, esponente di una famiglia di origine riminese, comprò il castello, avviando una trasformazione verso un uso combinato agricolo e residenziale, dotando il castello di un'ampia corte[5]. Nel 1606 il conte Lodovico Marazzani ottenne da parte del duca di Parma e Piacenza, a seguito del pagamento di 10 000 scudi d'oro il diritto eccezionale di poter trasmettere il proprio feudo anche ai figli illegittimi. Durante gli ultimi anni del XIX secolo il castello pervenne alla famiglia Casali a seguito del matrimonio del marchese Vittorio Casali con la contessa Maria Dolores, ultima erede della famiglia Marazzani. Il castello ospita un'azienda agricola biologica dotata di fattoria didattica e di un orto dedicato alla coltivazione di varietà antiche.
Bibliografia e Sitografia

castello di valconasso (valco15.it)

Articoli di approfondimento

CITTÀ

PROVINCIA

REGIONE

EPOCA

XIII sec.

STATO DI CONSERVAZIONE

Discreto

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