CENNI STORICI
«Valcimarra deve la sua origine alla strada romana che dalla Maddalena di Muccia scendeva alla "statio" di Pievefavera. Nel medioevo la necessità di difesa e di collegamento al sistema castellare, portò alla costruzione di una torre, ancora esistente, e di una porta abbattuta nel 1510. Poco distante da Valcimarra e proseguendo verso Roma, si incontra Bistocco; la torre sovrastante collegava alle altre della valle ed era pertanto di notevole importanza. In alto, sulla destra del Chienti, dominano i ruderi dell'abbadia Saxi Latronis ed il bianco della chiesa della Madonna del Sasso. Il santuario della Madonna del Sasso nasconde, secondo la leggenda, l'antro della Sibilla Cimaria; annesso alla chiesa vi è un romitorio. Al secondo '400 appartengono i due affreschi dell'interno: la Crocifissione e Madonna con Bambino. L'affresco relativo alla crocifissione fa pensare ad un pittore anonimo noto come il Maestro di Patullo. L'Abbadia Sancti Benedicti de Crypta Saxi Latronis richiama ad un costume molto diffuso in tutta Europa nell'alto medioevo (già nel sec. VIII si parla di "latrones manentes" e di "latrones vagantes"): il rifugio di piccoli feudatari, spodestati dalla povertà in cui erano caduti. Il titolo rimase al luogo anche quando si trasformò in monastero. I pochi documenti disponibili attestano che i Benedettini abitarono il monastero e tutto fa pensare che nella seconda metà del 1200 il convento fosse indirizzato verso la riforma cistercense. La distruzione del fabbricato, chiesa compresa ancora però individuabile, rendono difficile qualsiasi ipotesi».
Bibliografia e Sitografia
Articoli di approfondimento
CITTÀ
PROVINCIA
REGIONE
EPOCA
XVI sec.
STATO DI CONSERVAZIONE
Rudere
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