Vacone (castello Orsini Spada Clarelli)

CENNI STORICI

Il Castello medievale di Vacone è situato sulla sommità del colle su cui sorge il paese omonimo in piena Sabina. Questa zona è caratterizzata da una natura incontaminata, un’economia rurale e soprattutto dall’assenza di inquinamento pur essendo situata a solo un’ora di macchina da Roma e dal suo aeroporto. Il Castello è costituito da due edifici, una corte-belvedere e un giardino. È stato ristrutturato una decina di anni fa. L’edificio padronale è costituito da 2 piani fuori terra che insistono su una superficie di circa 350 mq. Il primo piano seminterrato (ex cantine), coperto da un soffitto con volte a botte, è stato utilizzato, per molti anni come ristorante e se ne conservano ancora le attrezzature. Il secondo edificio (di servizio), insiste su una superficie di circa 125 mq ed è diviso da quello principale da una corte interna. Si sviluppa su 3 piani e non ha piani seminterrati. L’estremità nord presenta una torretta di guardia accessibile dal 2° piano. Inoltre al primo piano e al piano terra ha un’appendice in cui erano sistemate le stalle e gli ambienti di servizio. Un cenno particolare merita il giardino esposto a nord, non grande, ma occupato per circa la metà della sua superficie dalla chioma eccezionale di un leccio plurisecolare che costituisce uno dei maggiori pregi naturalistici e ambientali offerti dalla zona. L’edificio principale è caratterizzato da grandi saloni coperti a volta o con soffitto in legno a cassettoni dipinti con decorazioni originali di un’eleganza severa. I pavimenti sono per lo più in cotto del’epoca. La copertura del tetto è con falde a padiglione e manto a coppi. Il Castello si presta per essere trasformato in albergo di charme o centro benessere e/o congressi. Le origini del castello si perdono in età preromana: non si esclude infatti l’esistenza sull’acropoli del colle di un antichissimo santuario dedicato alla divinità sabina Vacuna (da cui il nome del paese). Nel Medioevo il castello è stato citato nel 1027 tra i doni dell’Abbazia di Farfa da parte di Susanna di Landolfo e di Taxia. Pasò poi agli Ogdoline, che nel 1237 lo vendettero a Papa Gregorio IX. Nel 1364 divenne proprietà degli Orsini e nel 1518 Cecilia Orsini lo portò in dote ad Alberto Pio di Savoia. Nel 1595 lo ereditarono i Caetani che lo stesso anno lo vendettero agli Spada. Nel 1724 infine il Castello fu venduto al nobile reatino Nicolò Clarelli, i cui discendenti lo hanno abitato fino agli anni più recenti cedendolo alla famiglia Cirillo nel 1990.

Bibliografia e Sitografia

http://www.castellidelazio.com/castellodivacone.htm

Articoli di approfondimento

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XII sec.

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Restaurato

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