Urbania (palazzo comunale e torre civica)

CENNI STORICI

«Vi trovate nel cortile del Palazzo Ducale, vasto complesso monumentale dovuto alla committenza dei Montefeltro-Della Rovere che lo edificarono sopra una preesistente rocca appartenuta alla famiglia Brancaleoni. L'architetto Francesco di Giorgio Martini progettò l'impianto generale dell'edificio nel 1470 ca. e Girolamo Genga, nella prima metà del ‘500, ideò le sale più belle all'interno del Palazzo, compreso l'aereo camminamento sul fiume Metauro che svela, come potrete vedere, un incantevole scenario paesaggistico. I Montefeltro-Della Rovere vi trascorsero lunghi periodi dell'anno, soprattutto Francesco Maria II, ultimo duca di Urbino che, come già indicato, trascorse il maggior tempo della sua lunga reggenza in questa residenza. Dal 1608 nel Palazzo era conservata la Libreria del duca, tra le più importanti dell'epoca, che fu lasciata per volere testamentario alla comunità di Casteldurante. Anche se lo straordinario materiale fu per lo più trasferito nel 1667 per volontà di papa Alessandro VII a Roma per costituire la Biblioteca Alessandrina, il lascito segnò comunque l'inizio delle collezioni del Museo Civico odierno. Per sopperire alla perdita della preziosa eredità, il primo vescovo di Urbania, Onorato Degli Honorati, e il Conte Bernardino Ubaldini, provvidero immediatamente a donare le loro librerie e collezioni d'arte, esempio seguito successivamente da altri illuminati donatori, la cui generosità perdura ancora oggi. Accanto alle collezioni ducali, vi sono infatti esemplari del collezionismo novecentesco, dalle ceramiche di Federico Mèlis, alle opere donate da Carlo Ceci, Trento Cionini, Enrico Galluppi, Nadia Maurri Poggi, Vittorio Salvatori ed altri ancora. Dopo la morte dell'ultimo duca di Urbino il Palazzo passò di proprietà al Granduca di Toscana e in seguito la famiglia Albani lo acquistò dalla camera Apostolica per impiantarvi una fabbrica di ceramica. Divenne poi proprietà del cavalier Torquato Piccini che ne fece dono all'Opera Pia e in seguito, negli anni 80 del ‘900, passò al Comune di Urbania. Nel Museo Civico e nella Pinacoteca scoprirete le importanti collezioni che vengono periodicamente riorganizzate in concomitanza con mostre o nuove acquisizioni. ... Nei suggestivi sotterranei è stato allestito l'interessante Museo di Storia dell'Agricoltura e dell'Artigianato, nell'ambito della rete Musei Partecipati».

Bibliografia e Sitografia
Articoli di approfondimento

CITTÀ

REGIONE

EPOCA

XIII sec.

STATO DI CONSERVAZIONE

Buono

AUTORE DELLE AGGIUNTE / CORREZIONI

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