Udine (mura, porte, torre di Porta Aquileia)

CENNI STORICI

«La ricostruzione dello sviluppo topografico non riesce facile, dato che vi sono state molte modificazioni; è certo a ogni modo che il piano intorno al castello cominciò a popolarsi di villaggi, che in seguito si fusero in un'unica città. L'origine di essa è da porsi in rapporto con la posizione favorevole per la difesa, ma lo sviluppo successivo è dovuto al fatto che i patriarchi d'Aquileia vennero a risiedervi dapprima saltuariamente e poi stabilmente, in modo che Udine divenne il centro più importante del Friuli. In un primo tempo l'abitato si trovava sul colle e presso i versanti di ponente e di mezzogiorno, poi venne costruito il castello e le case passarono in basso, lungo le falde occidentali, dove il declivio era meno erto. Le nuove abitazioni sorsero dapprima attorno al Mercato Vecchio (fondato nel 1248) e al Mercato Nuovo. Ma divenuta residenza patriarcale raddoppiò ben presto di superficie, allargandosi specialmente nelle direzioni più favorevoli come esposizione (sud e ovest) e come situazione topografica, mentre invece il versante N. e quello E., flagellati dal vento e in parte occupati da acque stagnanti, restano disabitati. Un recinto di 2130 metri, munito di 6 porte, costruito sotto Raimondo della Torre (1274-99), comprese le ville antiche (e cioè i borghi di Poscolle, Grazzano, Cisis, Cussignano); ma ben presto fuori delle mura si svilupparono nuovi sobborghi, e una nuova cinta di 7120 m., munita di 13 porte, costruita nella prima metà del Trecento (1332), fece riacquistare al castello, che era diventato eccentrico dopo il primo ingrandimento, una posizione quasi centrale, segnando i limiti che solo verso la metà del sec. XIX la città avrebbe superato.

Le mura della cinta più esterna furono poi demolite alla fine del sec. XIX, a eccezione dei torrioni di tre porte (Porta Aquileia, Porta S. Lazzaro e Porta Villalta, quest'ultima del 1480, le altre del 1373). In tal modo Udine si trasforma da piccolo villaggio in una grossa terra nel breve periodo che va dagli ultimi decennî del sec. XIII alla metà del successivo. Ma mentre la parte antica formava un corpo organico, densamente abitato e costruito, le ville esterne costituivano quasi degli aggregati indipendenti, separati da aree disabitate e con deboli legami con la parte centrale. Lo sviluppo è poi avvenuto, in parte almeno, dall'esterno verso l'interno. Ciascuna villa comunicava col centro mediante una via principale (borgo), sul quale sboccavano vie laterali (androni o vicoli)». «Gli archi e la torre di Porta Aquileia appartengono alla quinta, ossia all’ultima, cerchia di mura della città, costruita tra il XIV ed il XV secolo per scopi difensivi: lo si vede in una pianta prospettica, esposta nella Galleria del Castello e attribuita al Carlevarjis. Posta sulla strada che conduce ad Aquileia e a Grado, Porta Aquileia era una delle tredici porte che consentivano di entrare in città: fu completata intorno al 1440. Sul lato meridionale della torre sono quattro stemmi lapidei: del Comune di Udine, del Patriarca di Aquileia, dei nobili Savorgnan (incaricati della costruzione), e un quarto indecifrabile. Nella torre ha sede il Consorzio per la Tutela dei Castelli Storici del Friuli-Venezia Giulia. Al pianterreno si trovano una rassegna delle tipologie di fortificazioni che hanno caratterizzato il territorio friulano, ed un breve ma interessante excursus sulle strutture feudali e sociali caratteristiche del basso Medioevo, fino alla conquista veneziana. Al primo piano si trova una biblioteca specializzata sulle costruzioni fortificate».

Bibliografia e Sitografia

http://www.treccani.it/enciclopedia/udine_(Enciclopedia-Italiana)/ - http://guide.travelitalia.com/it/guide/udine/porta-aquileia/

Articoli di approfondimento

CITTÀ

PROVINCIA

EPOCA

XIII sec.

STATO DI CONSERVAZIONE

Restaurato

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