Troia (castello d’Oriente, poi convento di S. Domenico)

CENNI STORICI

«Costruito sulle mura di cinta della città, il Castello è menzionato in una pergamena del 1042. Probabilmente, ingloba la Chiesa e il Convento di San Bartolomeo, poi intitolati a San Girolamo o a San Domenico. Dopo l'abbattimento del 1230, operato da Federico II, il Castello è ricostruito per trasformarlo in monastero benedettino e nel 1312 è affidato ai frati di Montevergine. Nel tempo lo stabile subisce subito gravi rimaneggiamenti, ma conserva ancora l'aspetto di luogo fortificato. Accanto c'era una delle quattro porte d'ingresso alla Città, detta Porta d'Oriente o Porta San Girolamo. Una colonna e un fregio restano murati nella parte posteriore visibile della Chiesa di San Domenico. La Chiesa, con l'annesso Convento ampliato nel 1700, è gestita dai Domenicani sino al 1810, quando le leggi napoleoniche soppressero il Convento. Nel 1842, al Decurionato di Troia è concesso l'insediamento di un Orfanotrofio femminile sotto il titolo di Maria Santissima del Rosario, gestito dalle suore di Carità di S. Giovanna Antida Thouret che ha vita sino al 1977».

Bibliografia e Sitografia

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XI sec.

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