CENNI STORICI
«Il castello di Trevi nel Lazio è situato sull’alto di un colle a 870 metri nell’Alta valle dell’Aniene tra i monti Simbruini e i monti Ernici. Alcuni cenni di prime fortificazioni a Trevi si trovano in documenti degli inizi del XII secolo che riportano notizie di intenzioni da parte dei monaci di Subiaco di impossessarsi della rocca di Trevi per espandere il proprio dominio fino all'altopiano arcinate. Altre notizie frammentarie risalgono al XIII secolo quando Trevi fu posta sotto il controllo della signoria dei Conti di Segni. Da questi passò poi ai potenti Caetani i quali alla fine del Duecento vi ospitarono il papa di famiglia, Bonifacio VIII, che nel castello ricevette le ambascerie di Edoardo I d’Inghilterra. Successivamente il paese subì l’assedio delle truppe di Alfonso I d’Araona che ordinò di saccheggiare il castello. I Caetani rimasero signori di Trevi fino al 1471 quando furono cacciati dalla popolazione. Da quel momento sia il castello che il borgo subirono alterne vicende, entrando lentamente sotto il controllo pontificio fino all'unificazione con il Regno d'Italia. Occupa oggi una superficie di oltre 800 mq ed è racchiuso da poderose mura alte dai 12 ai 16 metri realizzate in pietra cardellina squadrata. Il castello si compone di tre parti principali: la prima verso settentrione utilizzata originariamente quale residenza del signore; la seconda orientata verso meridione ed utilizzata per scopi prettamente militari di difesa verso la porta d’ingresso; la terza costituita invece dal possente Maschio a base quadrata di 8 metri per lato, alto 16 metri e con mura spesse alla base oltre 1 metro».
Bibliografia e Sitografia
http://www.castellidelazio.com/castelloditrevinelazio.htm
Articoli di approfondimento
CITTÀ
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EPOCA
XII sec.
STATO DI CONSERVAZIONE
Rudere
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