Trebiano (fraz. di Arcola, ruderi del castello)

CENNI STORICI

«Il castello di Trebiano, sovrastante il borgo medievale, è stato eretto sul colle, a cavallo tra la bassa val di Magra e il mare, a controllo degli importanti scali marittimi commerciali di Lerici. Il castello controllava anche l’accesso alla piana di Sarzana. Il collegamento avveniva, allora come oggi, attraverso la valle del Guercio e più anticamente lungo il crinale che risalendo dal paesino di Pugliola procedeva per Trebiano, raggiungendo le spalle del castello. In questa chiave strategica si comprendono le lunghe vertenze fra il Vescovo di Luni e i Malaspina che volevano incastellare il monte Caprione, sul versante opposto della valle, per meglio dominare il passo che collega Sarzana a Lerici. Secondo le fonti storiche il castello potrebbe risalire ad un periodo poco inferiore o coevo al X secolo. La fortificazione viene citata per la prima volta nel 963 in un diploma dell'imperatore Ottone I del Sacro Romano Impero. Inizialmente fu utilizzato dalla diocesi di Luni, proprietaria delle terre feudali tra Liguria e Lunigiana, come residenza vescovile, in contrapposizione al dominio degli Obertenghi di Arcola. Il castello era retto dai Vicedomini: il vescovo possedeva oltre al castello anche un certo numero di case nel paese e il palazzo, oggi palazzo Tancredi, che è tutt’uno con le mura in cui si apre la porta ogivale d’accesso al borgo. Nel 1039, il castello, così come l'intero feudo, divenne dominio dei Signori di Trebiano di origine antichissime, il cui nome deriva forse dalla Gens Trebia, famiglia che era entrata in possesso del territorio in seguito alla ripartizione dei terreni dei Liguri sconfitti dai coloni romani. Trebiano, in seguito, passò sotto la dominazione di Pisa, e nel 1254 venne comperato dalla Serenissima. La struttura di forma quadrata, o meglio a pianta sub-pentagonale, presenta quattro grandi torri ai lati inglobate nella cortina che raggiunge un’altezza massima di 20 metri. Il castello non ha finestre, ma lunghe e strette feritoie. Una scala permette l’accesso all’interno, che presenta due doppie arcate sovrastate da un cammino di ronda che porta alla torretta di guardia. Da quel che resta degli spalti del castello, oggi inagibile, si comprende l’importanza difensiva e strategica che la struttura ha avuto nella storia del territorio».

Bibliografia e Sitografia

https://www.fondoambiente.it/luoghi/castello-di-trebiano?ldc

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