Bagnolo in Piano (Torrazzo)

CENNI STORICI

«Le prime notizie di una Rocca fortificata a Bagnolo datano all'anno 946. Infatti il vescovo di Reggio Adelardo, stendendo un elenco dei beni appartenenti al Monastero di San Prospero, cita una "Ecclesiam Sanctae Mustiolae, quae sita est prope castrum Baniolum". Questo documento è prezioso perché ci indica che già in quel periodo esisteva a Bagnolo un castello. Nel 1304 la rocca originaria venne distrutta. Nel 1354, con l'avvento dei Gonzaga, il conte Feltrino ordinò l'edificazione di un nuovo massiccio castello, addossando interamente al Comune l'onere della spesa e disponendo l'utilizzo di materiale di recupero proveniente dalle torri dei Tebaldi e dei Taccoli, dalle chiese di San Silvestro in Mancatale, Santa Mustiola e Santa Maria di Portiolo, nonché del Monastero di San Prospero. Sembra verosimile che Feltrino Gonzaga abbia qui soggiornato nel 1371, anno in cui dovette cedere a Bernabo Visconti il dominio di Reggio, ad eccezione di Novellara e Bagnolo, per cinquanta fiorini d'oro. Il 27 luglio 1702, durante la Guerra di Successione Spagnola, le truppe francesi del duca di Vendome, per rappresaglia, saccheggiarono orrendamente il Borgo, incendiarono e distrussero la Rocca, incenerirono e dispersero i preziosi documenti dell'Archivio della Comunità. Nel tentativo di salvare questi documenti, trovo, in quei giorni, una morte violenta Giovan Battista Borri, anziano della Comunità e Alfiere (non Sindaco, come alcuni erroneamente affermano). Del complesso, oggi è rimasto solo l'imponente ed isolato Torrazzo, l'antico torrione della Rocca, divenuto il simbolo del paese. Nella metà del 1800 fu restaurato e vi furono alloggiate una campana e l'orologio pubblico, il cui meccanismo è oggi conservato presso la Sede Municipale, nella Sala della Giunta Comunale. Il 15 ottobre 1996 il forte sisma che colpì Bagnolo danneggiò gravemente il Torrazzo, che è tuttora in fase di consolidamento e restauro. Il Torrazzo, che nel corso dei secoli ha visto la profonda evoluzione del paese, è stato altresì testimone muto del fatto di sangue più sconvolgente della comunità bagnolese: l'eccidio, più sopra ricordato, di dieci cittadini bagnolesi, che il 14 febbraio 1945 furono fucilati di fronte ad esso».

Bibliografia e Sitografia

http://www.comune.bagnolo.re.it/Sezione.jsp?idSezione=18&idSezioneRif=3

Articoli di approfondimento

PROVINCIA

REGIONE

EPOCA

XIV sec.

STATO DI CONSERVAZIONE

Buono

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