Tivegna (fraz. di Follo, borgo)

CENNI STORICI

«Il borgo collinare più antico del comune, gode di un'ampia vista panoramica sulla piana di Ceparana e sulla valle Usurana. Nel paese (270 abitanti) si respira ancora una atmosfera antica: portali di viva pietra, terrazze scolpite nel compatto agglomerato delle case. Da Tivegna la strada prosegue per Sorbolo e Ròssoli, per discendere fino a Piana Battolla. Il borgo è già citato nei rescritti dell'imperatore Ottone I, nel 936, quale pertinenza dei domini dei conti vescovi lunensi. E così rimane almeno fino al 1252, quando il pontefice Innocenzo IV ottenne che i castelli di Castiglione, Tivegna e Braccelli e il bosco di Padivarma venissero concessi in feudo al nipote Nicolò Fieschi. Anche in queste terre si verificò l'avvicendamento di feudatari diversi, la breve soggezione a Castruccio Castracani, ai Visconti, agli Sforza, ai Francesi e finalmente alla Repubblica di Genova. Tivegna ha una notevole importanza nel 1400 quando si dota di propri statuti, oggi conservati presso l' archivio storico di Sarzana. Il paese ebbe sempre tradizioni legislative: nell'Aia della Corte si teneva un parlamento e si legiferava per tutte le comunità vicine, firmando atti pubblici all' ombra di un antico leccio. Al tempo della Repubblica Ligure Tivegna fu sede capoluogo di uno degli otto cantoni in cui era divisa la Giurisdizione del Golfo di Venere, confermando l' importanza sempre attribuita al Castello e alla Podesteria. Divenne anche sede comunale. ... Notevoli il casale medievale del "Palazzo"e l'antico Oratorio del Carmelo».

Bibliografia e Sitografia

https://fondoambiente.it/luoghi/tivegna?ldc

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X sec.

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