CENNI STORICI
«Il Castello di Santa Maria fu costruito nel 1497 in posizione rialzata rispetto alla valle, completato con le mura nel 1499 per volontà di Ludovico il Moro, con nuovi criteri di architettura militare e con l’intera cerchia murata e quattro porte (Milanese, Poschiavina, Bormina e quella di Santa Maria) tuttora esistenti. La costruzione della cinta muraria costò 600000 lire ai Comuni della Valtellina, nonostante le loro proteste a causa della guerra e delle pestilenze che li avevano impoveriti. Esso dovette resistere a due assedi: durante la prima invasione dei Grigioni e poi nel 1512 quando la Valtellina fu da essi occupata e i suoi castelli vennero smantellati. Del Castello di Santa Maria rimane la torre con il recinto e la piazza d'armi. I recenti lavori consolidamento e recupero hanno portato alla luce nuovi elementi della struttura architettonica. A quota al quanto inferiore a quello del castello vi era un rifugio per la popolazione ed il bestiame e un deposito di armi e munizioni. Nei pressi del castello vi era una chiesa dedicata a S. Maria la cui esistenza è suffragata da diverse attestazioni documentarie. la sua fondazione doveva essere molto antica se il documento del marzo 1073, riguardante la vendita di alcuni beni. Si può ipotizzare che la chiesa di S. Maria fosse tra le più antiche di Tirano, contemporanea, se non precedente di quella di S.Martino.
La torre di S. Maria sorge su pianta quadrata, è costituita da grosse pietre miste a scaglie per breve tratto della zona inferiore, poi in scaglie di dimensioni limitate e di forma irregolare e perciò legate con molta calcina. Sulla fronte occidentale, nella parte alta si trova una finestra rettangolare trilitica; mentre in basso c’è una sbrecciatura che sfonda verso l’interno, la quale potrebbe coincidere in parte con l’ antica porta d’ingresso, che comunque resta insicura tanto per la posizione quanto per la forma. La fronte sud presenta una stretta feritoia verticale a livello del suolo, sbrecciata sulla destra; all’ altezza di circa 1,50 m è una apertura informe e quindi anche incerta, seppure possibilmente per intero posteriore anch’ essa spostata verso destra. Una finestrella rettangolare trilitica sta più in alto ed a sinistra; sotto la falda sinistra dello scomparso tetto, trovasi infine una finestra arcuata. La fronte orientale a pian terreno è sfondata da una breccia passante; superiormente si trova una finestrella rettangolare trilitica; sopra questa una feritoia. L’esame delle aperture dall’ interno consente una individuazione ancor migliore della feritoia nella fronte sud del pian terreno, munita di strombo».
Bibliografia e Sitografia
http://www.scuolatrombini.it/castellaccio_dosso/index_castello.htm
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