TIRANO (palazzo Lambertenghi)

CENNI STORICI

«Edificato probabilmente nel '400 dalla famiglia Lazzaroni e successivamente ampliato, il palazzo cambiò più volte di proprietà fino all'acquisizione, nel 1881, da parte del notaio Giuseppe Lambertenghi Il palazzo, ancora abitato dai discendenti, è oggi anche casa-museo nel centro storico di Tirano e si offre alla visione dei visitatori con i suoi ambienti suggestivi. Palazzo Lambertenghi (sec. XV-XVI) rientra nella tipologia della casa-torre: edificio ad un corpo centrale con due ali laterali, delimitanti una corte, con merli ghibellini ancora visibili sotto la falda del tetto. Il quarto lato era chiuso da un alto muro in sasso, con accesso da uno spesso portone in legno, ora sostituito da inferriata con cancello di elegante forgiatura (inizi sec. XVIII) provenienti dal Palazzo Lambertenghi in Villa di Tirano. La casa-torre si sviluppava in verticale e si chiudeva in sè alla prima avvisaglia del nemico, conservando la propria autonomia economica ed è anteriore alla costruzione delle mura volute da Ludovico il Moro (1496-98). Lo stemma della Valtellina aveva riprodotto la casa-torre con merlatura ghibellina (vedi stemmario Archinto) e fu utilizzato quale emblema della "Magnifica Valle" fino ai primi dell’800. In passato l’edificio si presentava completamente aperto nel porticato al piano terra, nel loggiato al primo e nello scalone di congiungimento ai piani; spazi che nel corso degli anni, cambiando le esigenze abitative, vennero delimitati da chiusure a vetrate. La casa appartenne alla stessa famiglia, quella dei Lazzaroni (nobile famiglia lombarda), dalle sue origini fino alla confisca voluta da Napoleone (1798). Dopo varie vicissitudini, nella seconda metà del XIX secolo divenne proprietà della famiglia Lambertenghi, proveniente da Villa di Tirano, famiglia documentata in Valtellina fin dal secolo XII. L’edificio (Fondazione Casa-Museo D’Oro Lambertenghi) viene aperto al pubblico al fine di far conoscere non solo gli interni con le belle stue (rivestimenti lignei o "boiseries"), come potrebbe essere per un museo tradizionale, ma anche per far partecipe l’ospite di quel legame sottile che lega gli oggetti e le collezioni alla vita quotidiana. I beni e gli arredi della casa sono confluiti in essa per eredità ed acquisti nel corso del tempo».

Bibliografia e Sitografia

http://www.valtellina.it/info/4132/casa_museo_d_oro_lambertenghi_tirano.html

Articoli di approfondimento

CITTÀ

PROVINCIA

REGIONE

EPOCA

XV sec.

STATO DI CONSERVAZIONE

Restaurato

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