CENNI STORICI
L’intera zona declive del centro storico conserva quasi inalterato l’impianto urbanistico assunto quando fu abbandonata la parte pianeggiante della città e all’antica cinta murale preromana fu affiancata, lungo il versante orientale, una seconda cinta di mura. Partendo dall’ingresso del Museo Archeologico, si percorre il tratto in discesa di Via Nicola Gigli. Sulla destra, in più tratti, affiorano avanzi delle imponenti mura preromane. Sulla sinistra si imbocca Calata S. Pietro che conduce all’omonima chiesa, di sicuro impianto paleocristiano. Il campanile è raro esempio di architettura bizantineggiante; il portone è opera d’intaglio del XVII secolo conservatosi integro. Oltre il supportico che affianca il campanile, una seconda piazzetta presenta, sui fabbricati in parte distrutti dalla guerra, portali e finestre rinascimentali e di epoche successive che testimoniano la presenza di edifici dalla notevole architettura. Svoltando a sinistra, si imbocca La Stretta, un singolare vicoletto coperto che consente appena il passaggio di una persona. ... La Portella era una delle sette porte che si aprivano nella cinta muraria della città. La porta immetteva nel bel sottoportico ancora integro e consentiva di raggiungere in pochi passi il complesso monastico di Santa Maria De Foris. La Portella rappresentava una comunicazione diretta e immediata tra il quartiere della Viola, abitato prevalentemente dal ceto artigiano e da braccianti, e la vasta campagna esistente a sud della città.
Bibliografia e Sitografia
http://www.prolocoteanoeborghi.com/?page_id=48
Articoli di approfondimento
CITTÀ
PROVINCIA
REGIONE
EPOCA
XVII sec.
STATO DI CONSERVAZIONE
Buono
AUTORE DELLE AGGIUNTE / CORREZIONI
SITO UFFICIALE
IMMAGINI