CENNI STORICI
«Nel 1272 il feudo di Supersano venne concesso da Carlo I d’Angiò a Filippo Montefuscoli, normanno, che possedette il casale di Supersano. Recenti ricerche hanno confermato la presenza dei Normanni nel territorio fin dal secolo XI. Risale probabilmente a questo periodo la costruzione del primo nucleo dell'attuale Castello, il Mastio (la torre centrale ancora esistente, oggi inglobata nelle strutture aggiunte al complesso in successive fasi ed epoche) la cui tipologia e le cui caratteristiche architettoniche riconducono a questa tesi. In origine, il Mastio era una struttura architettonica isolata, come dimostrato da alcuni elementi riconoscibili: al primo piano della torre, al quale oggi si accede dalla sala consiliare, sulla parete est, a circa due metri di altezza, si interrompe una scala, i cui gradini, ne è rimasta traccia,continuano nello spessore della stessa parete. Vi sono poi due aperture, realizzate in momenti diversi che testimoniano tale isolamento almeno a partire dal primo piano: una finestra strombata verso il basso, sulla parete ovest, che oggi guarda nella Sala Consiliare ed un'altra sulla parete nord, oggi porta di comunicazione con gli ambienti successivamente aggiunti. Il feudo ed il castello alla morte di Filippo Montefuscoli, avvenuta senza eredi diretti, vennero incorporati nel Principato di Taranto che nel 1294 venne da Filippo II concesso al figlio Filippo. Estinguendosi questo ramo angioino in Margherita, figlia di Filippo, in quanto nessuno dei due figli, Roberto e Filippo, ebbero eredi, il feudo passò nel XIV sec., per matrimonio di Margherita d'Angiò con Francesco Del Balzo, duca d’Andria, nei possedimenti dei Del Balzo. Il loro possesso fu sottolineato con l'incisione dello stemma gentilizio della casata, rintracciabile sopra la finestra al primo piano della parete nord del Mastio, e con la costruzione di nuovi ambienti. Verso la fine del Quattrocento, con Giovan Paolo Del Balzo, il castello venne dotato di quattro torri angolari di cui resta visibile solo quella esposta a Nord-Est, essendo le altre inglobate nella struttura e quella a Nord-Ovest crollata agli inizi del Novecento. A partire dal XVI secolo, la fortezza non subì più variazioni architettoniche rilevanti nonostante il continuo alternarsi di feudatari. Presenta un prospetto severo con una lunga balconata e finestre di gusto rinascimentale. Superato il portale d'accesso si accede alla scala monumentale che porta al piano nobile. Dal settembre 1984 il castello è di proprietà dall'Amministrazione Comunale che ne ha curato il restauro e vi ha trasferito la sede municipale».Bibliografia e Sitografia
Articoli di approfondimento
CITTÀ
PROVINCIA
REGIONE
EPOCA
XI sec.
STATO DI CONSERVAZIONE
Restaurato
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