SPESSA (castello)

CENNI STORICI

«Secondo gli storici, le origini di Spessa risalgono all'alto Medioevo; il nome deriva dalla natura golenale del terreno su cui sorse, ricca di acquitrini e fontane che alimentavano la vegetazione molto fitta. Dopo le bonifiche, i raccolti furono abbondanti, spessi, da cui il nome di Spissa o Spixa poi Spessa. Il paese appartenne per lungo tempo a diverse comunità religiose di Pavia; prima ai Canonici della chiesa di San Giovanni Domnarum - come risulta da un diploma del 1129 - e poi ai Canonici di Santa Maria Gualtieri. Da un registro del Contado Ticinese del 1250 sappiamo che il luogo era diviso in due parti Spixa subtana o inferiore e Spixa suprana o superiore. La prima appartenne per un certo periodo al distretto amministrativo di San Colombano al Lambro, in seguito unitamente alla Spixa soprana, fu assegnata in feudo - diploma 19 gennaio 1475 di Galeazzo Maria Sforza - alla Casa Comitale d'Este, quindi aggragata al Vicariato di Belgioioso e infine passò alla Regia Camera. Il Castello di Spessa non è antico ma costruito sulle fondamenta di una struttura precedente. Difficile risalire alla data di costruzione dell'edificio originario. Lo stemma situato sopra il portone d'ingresso diviso in quattro campi ora illeggibili e sovrastato dalla mitra e dal pastorale, apparteneva sicuramente ad un alto prelato di nobile famiglia che lo fece erigere come maniero di campagna o tenuta di caccia. Passò in seguito ai conti Negri che provenivano dalla Cà Bianca di Stradella. Il periodo è incerto anteriore in ogni caso al XVII secolo. Successivamente si trasferirono a Torre de' Negri e subentrò la Famiglia Speciani. Il castello fu quindi demolito e ricostruito tra la fine del XVIII e i primi anni del XIX secolo. Sul lato nord è ancora visibile un'iscrizione che probabilmente riporta la fine della ricostruzione (Cesare Speciani 1819). La famiglia Speciani cedette la proprietà nel 1923».

«L'edificio, sito all'interno dell'abitato, nella sua parte occidentale, conserva i caratteri castellani soprattutto in pianta: si tratta infatti di un organismo quadrangolare, con cortile centrale e torre sporgente sull'angolo sudorientale. parte alterato, trasformando l'originario fortilizio in un palazzotto nobiliare. Tale trasformazione è avvenuta nel corso del Settecento, a opera della famiglia allora proprietaria dell'immobile. Il castello sottoposto a questa trasformazione risaliva con ogniprobabilità al Trecento, anche se non esistono documenti che lo comprovino. La trasformazione settecentesca è stata attuata mediante: - la ristrutturazione delle facciate (che vennero intonacate, e in cui vennero aperte nuove finestre occludendo invece i merli); - la cimatura della torre (la cui parte superiore, merlata, venne sostituita da,un'altana a loggiato); - il riempimento del fossato (sulla torre rimasero alcune tracce delle sedi dei bolzoni del ponte levatoio); - la costruzione di un elegante portico a tre campate nel cortile. Nell'insieme, ne è nata un'architettura curiosa, che assomma i caratteri dell'edilizia fortificata (visibili soprattutto nella piccola corte centrale) con quelli dell'edilizia residenziale tardobarocca, senza appartenere completamente né all'una né all'altra».

Bibliografia e Sitografia
Articoli di approfondimento

CITTÀ

PROVINCIA

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EPOCA

XIV sec.

STATO DI CONSERVAZIONE

Restaurato

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