CENNI STORICI
«È il simbolo storico-architettonico della città di Soliera. È chiamato Rocca Campori anche se lo fecero erigere gli Estensi a scopo difensivo. Il castello è la struttura architettonica che maggiormente caratterizza l'antico borgo fortificato di Soliera, racchiuso da mura ancora evidenti in molte parti e circondato un tempo da un ampio fossato, in origine colmo d'acqua. Fino al 1828 il ponte levatoio sotto la torre dell'orologio rimase l'unico ingresso al borgo. La prima notizia di un castello a Soliera compare già nel 1106; e successivamente in un documento del 1153, epoca nella quale la località faceva parte dei territori assoggettati al Comune di Modena, ma quella antica struttura andò distrutta nella prima metà del secolo XIV. Dopo la crisi del periodo comunale, per il ruolo strategico che Soliera rivestiva per il controllo del territorio fra Modena e Carpi, si contesero il suo possesso gli Estensi, Signori di Modena, ed i Pio, Signori di Carpi. Nel 1370 gli Estensi ebbero la meglio: conquistarono il territorio di Soliera strappandolo ai Pio, e vi costruirono un fortilizio, ovvero, come citano i documenti, un "ben munito castello". Di quell'antica fortezza restano alcune testimonianze nell'attuale edificio, come le tracce di merli ghibellini successivamente inglobati nella muratura o gli sporti che reggevano i camminamenti di ronda. Nel Quattrocento, per concessione di Nicolò III d'Este, il feudo fu assegnato ai Pio, che attorno alla metà del secolo rinforzarono le fortificazioni ed innalzarono entro il perimetro fortificato una rocca, una sorta di castello nel castello. Nel Cinquecento i Pio promossero una serie di interventi edilizi sulla roccaforte militare. L'edificio fu ampliato, sopraelevato, ingentilito in modo da mitigare la sua austera architettura guerresca, e trasformato in "villa" ovvero residenza di villeggiatura. Nel 1599, dopo l'uccisione di Marco Pio di Sassuolo, Soliera tornò agli Estensi. Pochi anni dopo, nel 1636, essi vendettero il castello ai marchesi Campori e concessero loro in feudo i relativi territori. I nuovi proprietari operarono ulteriori consistenti modificazioni al fabbricato: essi lo ampliarono fino alla torre del ponte levatoio, costruendo l'elegante portico che guarda il borgo, ed eressero il maestoso scalone d'onore che collega i piani del palazzo. Attualmente il castello è di proprietà del Comune di Soliera, che lo ha acquistato dalla parrocchia il 12 ottobre 1990 e dopo lunghi lavori di restauro è divenuto sede municipale e della biblioteca civica».
Bibliografia e Sitografia
https://castelliere.blogspot.com/2011/08/i-castelli-delle-vacanze-4.html
Articoli di approfondimento
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XIV sec.
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