CENNI STORICI
La fondazione del castello, chiamato in origine Sanctum Miniatum potrebbe essere anteriore all'anno mille; in un documento del 1027 è citata la chiesa di Santa Mostiola che sorgeva presso il castello. Nel 1199, dal Registrum Magnum risulta che gli abitanti di Seminò si sottomisero al comune di Piacenza impegnandosi a erigere un nuovo dongione per difendere la postazione dagli attacchi dei pavesi. Nel 1347 era di proprietà dei Leccacorvi, mentre nel 1372 venne distrutto, insieme a molti altri fortilizi della vallata, da parte di Giovanni Acuto. Col nome di Castrum Seminoti, a partire dal 1597, estinta la famiglia Leccacorvi, vide vari passaggi di mano. Il castello ha una forma particolare, caratterizzata da due corpi di fabbrica paralleli, uno ad oriente e l’altro ad occidente. Il primo era dotato di ponte levatoio per l'ingresso, sostituito in seguito da una scalinata di 52 gradini. Questo corpo di fabbrica, sul lato opposto, affacciato sul cortile, ospita un portico al piano terreno e una loggia al piano superiore, entrambi a sette arcate. Il secondo corpo di fabbrica appare molto meno profondo, mentre il cortile è chiuso su un lato da un terzo basso edificio. Il recinto murato a settentrione fu abbattuto da uno Scotti nel XVII secolo per recuperare il materiale per la costruzione della nuova chiesa nei pressi di Montalbo. A causa della presenza di un castello di fondamentale importanza strategica al confine naturale e amministrativo con la Lombardia, gli abitanti di questa piccola località si sono trovati spesso al centro di assedi ad opera dei Pavesi. Non di rado Seminò è stato annesso al territorio lombardo dopo aver ceduto alle scorribande nemiche. Il fortilizio, di origini addirittura precedenti all'anno 1000, insieme alle altre fortificazioni della zona, si è ritrovato spesso in mani "nemiche", ma le sue alterne vicende non gli hanno impedito di arrivare al giorno d'oggi in così buone condizioni. L'antica "torre", definita tale a causa delle sue modeste dimensioni, oggi ci appare con un'ampia scalinata sostituita al ponte levatoio. Molto numerosi anche i resti di innumerevoli strutture scomparse, come un esteso recinto murario totalmente scomparso che circondava il colle.
Bibliografia e Sitografia
Castello di Seminò - Wikipedia
Articoli di approfondimento
CITTÀ
PROVINCIA
REGIONE
EPOCA
XII sec.
STATO DI CONSERVAZIONE
Discreto
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