CENNI STORICI
Il castello sorge al centro del paese, in prossimità della chiesa di San Michele, dalla quale è separato solo dalla fossa che ancora lo circonda, alimentata dalla roggia Alia. Un ponte in muratura ha sostituito l’antico ponte levatoio. Del quale rimangono tracce nei bolzoni che segnano la facciata in prossimità dell’unico accesso, sormontato da una torretta. L’intero complesso fortificato, a pianta quadrangolare, è oggi suddiviso in due unità di analoga superficie, costituite da un fabbricato con piccola corte interna, residuo dell’originario castello trasformato in residenza signorile, e dal giardino, entrambi racchiusi dalle possenti murature a scarpa che affondano nelle acque stagnanti del fossato e terminano ad Est in bastioni a cuneo. Traccia di due torri angolari che dovevano caratterizzare l’importante fortezza sono ravvisabili nei due corpi laterali sporgenti ai lati dell’ingresso, oggi ridotti alla stessa quota di gronda dell’intero edificio. Le prime notizie del castello datano dal 1256, epoca in cui la documentazione sopravvissuta riferisce che la fortezza occupava una superficie di 6666 mq. Fonti settecentesche a stampa riportano che intorno alla fine del secolo il castello fu concesso dal duca di Milano Francesco I all’architetto militare Bartolomeo Garo, dal quale avrebbe preso il nome. Ma è probabilmente a partire con una progressiva serie di interventi che cercarono di ingentilirne l’aspetto austero: l’apertura di un loggiato ad archetti sopra la torre d’ingresso, la costruzione di un portico a serliana che immette nella corte interna, l’apertura di numerose finestre nelle cupe cortine murarie
Bibliografia e Sitografia
Articoli di approfondimento
CITTÀ
PROVINCIA
REGIONE
EPOCA
XIV sec.
STATO DI CONSERVAZIONE
Buono
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IMMAGINI