Scala (resti del castrum Scalellae e del castrum Scalae Maioris)

CENNI STORICI

Situato a circa 400 metri s.l.m., Scala è il paese più antico della Costiera Amalfitana. Scala è costituita da sei contrade il cui punto accentratore è costituito quasi sempre da una chiesa: Centro, Minuta, Pontone, Campidoglio, Santa Caterina e San Pietro. Il toponimo Scala deriverebbe dalla conformazione del terreno, quasi tutto in pendio e coltivato a gradini, interno alla vallata scavata dal torrente Dragone. ... Scala era facile da proteggere ma molto difficile da espugnare: addossato a monti alti e scoscesi, il paese è protetto ad est dal promontorio di Ravello. Nel corso della massima espansione della città di Amalfi, poiché non era possibile creare nuovi rioni o borghi nei pressi immediati della città, gran parte della popolazione in eccesso si stabilì nei paesi satelliti, di cui il principale era Scala. Nel Medioevo fu uno dei principali baluardi del territorio amalfitano. Venne distrutta nel IX secolo e fu interamente ricostruita e fortificata, passando così a un periodo di grande prosperità concomitante con lo splendore di Amalfi. Un antico documento di Carlo D’Angiò rende nota l’esistenza di due castelli nel territorio scalese: il primo, del quale restano tracce su una vetta ad oltre 1000 metri di altezza, era denominato castrum Scalae Maioris, e l’altro, i cui resti sono ancora visibili nella frazione chiamata Pontone, era detto castrum Scalellae. Fu sede vescovile dal 987 al 1818. ... Nel 1073, dopo un lungo assedio, fu incendiata da Roberto il Guiscardo; subì, poi, saccheggi e distruzioni ad opera dei Pisani, delle truppe di Ottone Brunswich (1210) e dei Siciliani dopo il famoso Vespro (1283). Scala aveva al pari di altre città del regno un sedile di gente patrizia illustre e distinta. In essa vi erano ascritte le nobilissime famiglie D’Afflitto, Sasso, Bonito, Coppola, Imperatore, Alfano, Mansella, Bonello etc. ... Verso il XIV secolo la nobile e ricca famiglia Frisari ampliò a sue spese nel centro abitato la attuale cattedrale a tre navate in onore di San Lorenzo martire, protettore di Scala, con il prospiciente palazzo vescovile, oggi Palazzo Mansi. Le continue rivalità e guerre tra le famiglie patrizie di Scala e tra queste e quelle di Ravello, insieme alla peste del 1528 portarono ad un periodo di decadenza di questa città opulenta e nobilissima. Scala riacquistò popolarità nel Settecento ed Ottocento quando divenne una tappa obbligata del Grand Tour in voga tra gli intellettuali di quell’epoca soprattutto per i suoi paesaggi e le sue numerosissime chiese. Ancora oggi questi paesaggi sono indescrivibili: salendo su a Contrada Campidoglio si arriva ad una scalinata che sale verso il punto più alto della montagna, offrendo uno scenario strepitoso su Amalfi.

Bibliografia e Sitografia

https://www.unescoamalficoast.it/locations/castrum-scala-maior/

https://www.paesaggicolorati.it/cultura/il-castrum-scalelle-leggende-e-paesaggi-da-sogno/

Articoli di approfondimento

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