CENNI STORICI
Nel periodo bizantino, Scala Coeli fu aggregata nella Decima Circoscrizione dei domini bizantini. È il periodo in cui i "signori" ebbero il problema di difendere i loro possedimenti quando ampie zone dell'Europa furono esposte agli attacchi degli Arabi e dei Saraceni. Furono queste scorrerie a far sorgere anche in questo centro palazzi e castelli come strumenti di difesa, che divennero più tardi le dimore dei feudatari che, abitando in queste fortezze, ottenevano il doppio effetto di intimorire i loro vassalli ed i feudatari vicini e aumentare il proprio prestigio. A Scala Coeli vengono costruiti il Palazzo Vizza e quello Maiorano, da tutti stranamente denominato "Castello". L’accesso al paese avveniva attraverso quattro porte che si aprivano all'alba e si chiudevano al tramonto: "Portavavuza", "Portafischìa", "Portapiano" e "Portello" o "Portello della Timparella". L’impianto del centro storico, pur essendo spontaneo, conserva la divisione in zone, che non presentano caratteri comuni riconoscibili, ma conservano i nomi originari. Nello specifico si ritrovano le zone identificate come: Porta Balzo, Porta Fischia, Porta Piano, Giudecca e lo Sperone. Il castello, di impianto prettamente normanno, presenta una forma abbastanza regolare. La fortezza si trova arroccata sulla parte alta della collina; risale al tempo di Niceforo (IX sec.), in seguito appartenne alla famiglia dei Principi Spinelli. Si possono notare ancora elementi tipici delle costruzioni fortificate, anche se le continue trasformazioni ne hanno cancellato molti aspetti, rendendolo più somigliante ad un Palazzo nobiliare.Bibliografia e Sitografia
centro storico, collinare, spontaneo, agricolo, Scala Coeli, Scala (beniculturali.it)
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CITTÀ
PROVINCIA
REGIONE
EPOCA
XV sec.
STATO DI CONSERVAZIONE
Discreto
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