Savona (fortezza del Priamar)

CENNI STORICI
La storia del Complesso monumentale del Priamàr è strettamente legata a quella del promontorio di cui occupa una posizione strategica per il controllo dell'alto Tirreno e dello sbocco a mare delle valli comprese tra Capo Vado e Capo Torre, presso Albisola. ... Durante l'alto medioevo, nella parte meridionale del colle venne edificata la Cattedrale e Savona, sotto re Berengario II, divenne capitale della Marca Aleramica. Nel corso dell'anno 1000, a seguito di trasformazioni politiche - l'affermazione del potere vescovile- ed economiche - la formazione di un ceto medio di homines maiores dediti al commercio e quindi più propensi ad un abitato in pianura, presso il mare- la città risultò articolata in castrum (Priamàr), civitas e burgus. Così, il colle fu isolato progressivamente dalla vita attiva della città rimanendo piuttosto la sede dell'attività religiosa, con la cattedrale, e politica, con il Palazzo del Capitolo. A partire dal 1213 Genova impose, nella zona centrale del Priamàr, un primo apparato fortificato a controllo della città rivale, il Castello di S. Maria, poi Castello Nuovo, che con gli ampliamenti quattrocenteschi cancellerà progressivamente le case private e le torri gentilizie. A sud, invece, perduravano la Cattedrale ed il Complesso vescovile, oggetto di restauri tra metà '400 e inizi '500 voluti dai papi Sisto IV e Giulio II. Nel 1528, con la definitiva sottomissione di Savona, Genova vi impose la costruzione di una fortezza imponente: dopo le rapide distruzioni avviate nel 1542, essa venne costruita in soli otto mesi. La struttura militare (su progetto di G.M. Olgiati), utilizzando il naturale dislivello tra l'area della Cattedrale e quella del Castello Nuovo, prevedeva due vere zone separate: la prima, il Maschio, più elevata ed internamente cinta di mura, dominava la seconda, la Cittadella, da cui era separata tramite la Cortina dello Stendardo ed il Fossato del Maschio. ... Verso la fine del XIX sec., la riconversione di parte dell'area a scopi industriali portò allo spianamento di parte dei bastioni e degli spalti. La fortezza, invisa ai savonesi in quanto espressione del dominio genovese, è rimasta per un lungo periodo inutilizzata e considerata quasi un corpo estraneo alla città. Seguirà un lungo dibattito su un possibile riutilizzo del complesso e, finalmente. a partire dagli anni '80 del XX secolo, gli interventi di restauro via via sempre più impegnativi e consistenti saranno finalizzati ad una completa riconversione culturale e turistica del sito.
Bibliografia e Sitografia
https://it.wikipedia.org/wiki/Fortezza_del_Priamar https://cultura.gov.it/luogo/fortezza-del-priamar https://www.museoarcheosavona.it/la-fortezza/
Articoli di approfondimento

CITTÀ

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XVI sec.

STATO DI CONSERVAZIONE

Museo

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