CENNI STORICI
Palazzo Taffini sorge quasi al termine di Via S. Andrea, nell’antico quartiere dei nobili lungo l’asse urbanistico della Contrada Maestra, quasi di fronte alla chiesa di S. Andrea. Il palazzo è costituito da due corpi di fabbrica che si affacciano in parte su Via S. Andrea e in parte su Via Jerusalem; l’imponenza e la sobria eleganza della facciata lungo la quale si aprono imponenti portici è interrotta da pilastri in bugnato che sostengono un massiccio portone ligneo, ingresso principale all’edificio. La famiglia Taffini, dinastia di militari che seppe accumulare una grandiosa fortuna prestando servizio e denaro ai Duchi di Savoia, ottenne cittadinanza saviglianese dal 1590. Per consolidare tale prestigio, era indispensabile possedere una sede di rappresentanza adeguata al nome della famiglia. È così che dall’inizio del Seicento per circa un ventennio Camillo Taffini intraprese l’acquisto di vari lotti di terreno su cui sorgerà il palazzo, pensando fin da subito a Ercole Negri di Sanfront, architetto ducale, come progettista. Sarà il figlio Giusto a proseguire i lavori e portare a termine il cantiere decorativo affidando a maestranze saviglianesi l’arduo compito di realizzare l’imponente ciclo di affreschi dedicati a Vittorio Amedeo I che ancora oggi rendono famoso l’edificio. Oltrepassato il portale ligneo sotto la via porticata si entra nel silenzio dei palazzi rinascimentali. Oltrepassato l’androne, si apre un’ampia corte d’onore, chiusa su due lati dalle ali del palazzo, oggi resa giardino ma in realtà con funzione di cortile di servizio per il passaggio e la manovra delle carrozze. L’organizzazione del palazzo segue il modello del tipico palazzo aristocratico piemontese del XVII secolo, contraddistinto dall’articolazione degli ambienti androne-scalone d’onore-galleria-salone d’onore. Estintosi il casato nel 1897, l’anno successivo l’immobile venne acquistato dal Regio Istituto delle Rosine che vi tenne a lungo un educandato per fanciulle povere ed un asilo infantile modificando senza troppi riguardi parte degli ambienti. Dal 1976 è di proprietà della Banca Cassa di Risparmio di Savigliano che lo utilizza come sede di rappresentanza e ha provveduto ai dovuti recuperi e restauri.
Bibliografia e Sitografia
Articoli di approfondimento
CITTÀ
PROVINCIA
REGIONE
EPOCA
XVII sec.
STATO DI CONSERVAZIONE
Restaurato
AUTORE DELLE AGGIUNTE / CORREZIONI
SITO UFFICIALE
IMMAGINI