SARTURANO (resti del castello)

CENNI STORICI

L’edificio, a pianta trapezoidale con torri quadrate angolari e originariamente circondato da un profondo fossato, è realizzato in ciottoli nella fascia inferiore e in mattoni in quella superiore. L’originaria struttura trecentesca è stata decisamente modificata durante il Settecento, quando fu trasformata in una signorile abitazione. L’unico elemento decorativo, riconducibile al periodo trecentesco, è un motivo a denti di sega presente sui fronti nord-est e sud-ovest.
Oggi, solo il prospetto principale, a nord-ovest, conserva le caratteristiche del castello per la presenza di un duplice ingresso, pedonale e carrabile, munito di passerella e ponte levatoio. Gli altri fronti sono riconducibili piuttosto alle linee del palazzo residenziale fortificato. All’interno, sul lato nord-est,  è interessante il portico a nove fornici con rispettive campate coperte con volte a crociera. La località di Sarturano viene citata per la prima volta nel 967, in un documento in cui l’Abate del monastero milanese di San Simpliciano dava in concessione ad un sacerdote piacentino dei beni che il cenobio possedeva a Sarturano. Non si conosce la data di costruzione del castello, che nel 1385 apparteneva a tale Eustachio Fulgosio.
Il duca Filippo Maria Visconti, nel 1412, infeudò ai fratelli Filippo e Bartolomeo Arcelli il castello di Saturano ed altre fortezze vicine, ma la proprietà rimase ai Fulgosio, tanto che Taddea, ultima discendente di quella famiglia, lo portò in dote ai Cigala che lo tennero fino al Settecento.

Bibliografia e Sitografia

Castello di Sarturano – Val Trebbia (altavaltrebbia.net)

Articoli di approfondimento

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X sec.

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