SARTANO (palazzo baronale)

CENNI STORICI

Le uniche notizie certe che si hanno su Sartano lo indicano come feudo dei Cavalcante agli inizi del XIII secolo, allorché, come tale, fu conferito dalla regina Giovanna I a Filippo Cavalcante di Firenze. Ai Cavalcante, dopo circa trecento anni seguirono i Caputo (1659), i Lupinacci (1665), di nuovo un ramo della famiglia Cavalcante (1666), i Campagna (1746), di nuovo i Cavalcante (1787). Durante il XVI secolo, ai tempi delle trasmigrazioni albanesi in Italia, Sartano ebbe molti di questi come suoi abitanti. La legge francese del 19 gennaio 1807 ne fece un Luogo\Università, nel Governo di San Marco, mentre con il riordino successivo del 1811 divenne frazione di Torano. Il Palazzo Baronale, cui era annessa la vecchia chiesa di San Domenico, esisteva già nel XVII secolo. Oggi è di proprietà della famiglia Maierà. L'ala ovest del palazzo è quella che ha subìto gli interventi di ristrutturazione più recenti. Della struttura originaria di quest'ala rimangono solo le mura esterne. Il tetto è stato rifatto, è stato eliminato un piano ammezzato, sono comparsi dei balconi... La parte più interessante da un punto di vista storico ed architettonico è invece l'ala est del palazzo che ha avuto nel corso degli anni la "fortuna" di essere usata come magazzino di deposito e come cantina ed è stata perciò risparmiata da interventi più invasivi. Ha comunque subito l'ingiuria del tempo. Si racconta fosse chiamata "a turretta" e doveva avere un'altezza ben maggiore ma è stata abbassata a seguito di danni riportati nel corso dei terremoti del secolo scorso. È sicuramente la parte più antica e mostra modalità d'uso e tipologie di materiali di costruzione diversi dal resto del palazzo. Presenta anche degli elementi decorativi di pregio come i conci di pietra agli angoli del muro sud e conici in pietra poste fra primo e secondo piano.

Bibliografia e Sitografia

(PDF) Catasto onciario di Sartano | Vincenzo Antonio Tucci - Academia.edu

Articoli di approfondimento

PROVINCIA

REGIONE

EPOCA

XIII sec.

STATO DI CONSERVAZIONE

Discreto

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