Santo Stefano di Magra (borgo, porta Nord)

CENNI STORICI

Ricordato per la prima volta nel 981 nel diploma imperiale di Ottone II di Sassonia, come sede di mercato lungo la Via Francigena, fu possedimento dei vescovi-conti di Luni e importante tappa per mercanti e Pellegrini, come lo ricordava anche l'arcivescovo di Canterbury Sigeric verso il 990. Al 1202 risale la citazione di Santo Stefano come borgo abitato, al tempo della pace tra il Vescovo Gualtiero II e i Malaspina. Un'altra pace, più famosa per la presenza di Dante, vide Santo Stefano, dal 1306, seguire le sorti delle vicine Sarzana e Castelnuovo, entrando in orbita lucchese con Castruccio Castracani, passando quindi sotto diverse signorie: i Visconti nella seconda metà del XIV secolo, la famiglia genovese dei Fregoso dal 1421, il Banco di San Giorgio dal 1484 e infine la Repubblica di Genova dal 1562 fino all'arrivo di Napoleone. Il borgo è diviso in due parti dall’antica Via Francigena ed è chiuso da possenti mura tardo rinascimentali, con ancora le due porte d’accesso. Quella nord, a cui accedeva chi proveniva dal Passo della Cisa e quella sud verso l’antica Luni. Monumento principale del paese è la chiesa di Santo Stefano, costruita in epoca barocca nel XVIII secolo sulle fondamenta di una pieve altomedievale. La sua forma è a croce latina con altari in marmo policromi, stucchi, bassorilievi e un dipinto dell’Annunciazione su ardesia. Tra le vie del borgo ammiriamo anche il Palazzo del Podestà, del XVI secolo, oggi sede della biblioteca civica, l’oratorio di San Leonardo e la casa della famiglia Taddei, di cui faceva parte Francesco, autore nel 1864 del "Manuale del vignaiolo", compendio sugli aspetti economici legati alle coltivazioni, molto in voga in quel periodo. 


Bibliografia e Sitografia

https://www.toltedalcassetto.it/info_stefano0.htm

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PROVINCIA

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EPOCA

X sec.

STATO DI CONSERVAZIONE

Buono

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