SANT’ALESSIO CON VIALONE (castello)

CENNI STORICI

Noto come Sancto Alexjo fin dal XII secolo, appartenne alla nobile famiglia Canepanova di Pavia, cui fu tolto dai Beccaria nel XIV secolo. Un ramo di questa casata prese nome da Sant'Alessio, poi Beccaria di Montebello. Dopo l'estinzione di tale ramo (1629) il paese non fu più infeudato. Faceva parte della Campagna Sottana di Pavia. Nel 1512 fu saccheggiato dagli Svizzeri e nel 1527 dai Francesi. Nel XVIII secolo gli furono aggregati i piccoli comuni di Lossano e Guardabiate. Nel 1841 fu infine aggregato a Sant'Alessio anche il comune di Vialone. Nel 1863 prese il nome di Sant'Alessio con Vialone; nel 1929 fu soppresso e unito a Lardirago, ma nel 1947 riacquistò l'autonomia. Vialone compare già nell'XI secolo come Vicus Alloni; successivamente fece parte forse del feudo di Sant'Alessio, nell'ambito della Campagna Sottana di Pavia. ... L'edificio rientra nel tipo del castello definito "a simmetria zenitale", ossia costituito da un'alta torre centrale posta all'interno di un cortile delimitato da un edificio articolato su quattro corpi di fabbrica. I rispettivi profili di pianta sono tutti contenuti entro tre quadrati concentrici. Questo impianto di perfetta simmetria, geometricamente di alto livello, ne fa una realizzazione di alto interesse. Si presuppone forse la mano di un architetto, o almeno di maestranze, di vaglia, di cui però non sappiamo nulla. La torre è un massiccio parallelepipedo in mattoni, concluso alla sommità da un loggiato-vedetta costituito da tre fornici per lato. Poderosa e alta, è veramente il perno non solo militare, ma anche visivo, di tutto il complesso. Le quattro fronti del castello hanno basamento scarpato. L'edificio sorge In posizione isolata nella campagna, ciò che ne aumenta l'effetto visivo. Il castello è databile al XIV secolo, anche se sorge su probabili preesistenze dell'XI secolo. È una delle fortificazioni più intatte e significative della provincia, anche per la chiarezza del suo organismo costruttivo e per il buono stato di conservazione complessivo, derivante anche dal non aver avuto trasformazioni nel corso dei secoli, né di aver mai, per quanto se ne sa, aver dovuto affrontare la prova del fuoco».

Bibliografia e Sitografia
Articoli di approfondimento

CITTÀ

PROVINCIA

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EPOCA

XII sec.

STATO DI CONSERVAZIONE

Restaurato

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