CENNI STORICI
«La torre, detta del Trigno, posta in un’importante posizione di controllo in primo luogo della foce del fiume, costituiva un tipico presidio d’avvistamento e di difesa del viceregno spagnolo (XVI sec.). Apparteneva, infatti, ad un piano organico di difesa della costa che prevedeva una serie di torri isolate, ma in stretto rapporto visivo tra loro, con la doppia funzione di avvistamento e di eventuale primo arresto. La torre “Trigno” era in collegamento visivo con quella di Punta Penna e con quella molisana di Petacciato (CB), altre torri isolate che punteggiavano il territorio (G. Chiarizia). In un disegno settecentesco allegato all’opera di L. A. Antinori, la torre di San Salvo compare in una posizione più a Nord, su un corso d’acqua derivato dal fiume Trigno, detto “forma o formale del mulino”. Viene inoltre raffigurata, rispetto ad altri disegni antichi sulle torri costiere, più grande del normale, con un ulteriore piano merlato. A tal proposito lo storico L. Marino precisa che alcune torri di sbarramento, poste alle foci dei fiumi o in quelle località in cui era più probabile uno sbarco di “vascelli d’infedeli”, si differenziavano dalle altre per la mole o venivano comunque potenziate per esigenze di difesa e per poter meglio fronteggiare gli attacchi. Nel disegno antinoriano, inoltre, la torre è collegata ad un piccolo edificio che sormontava il vicino corso d’acqua. G. Artese ci informa anche che la torre era detta “di Pantanella” e spiega la funzione della costruzione adiacente quale mulino ad acqua. Le torri abruzzesi erano state completate nel 1569, un anno dopo l’ultimazione di quelle della Capitanata».
Bibliografia e Sitografia
http://www.trignosinelloturismo.it/index.php?option=com_k2&view=item&id=224%3Aresti-torre-trigno&Itemid=1&lang=it
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