San Leucio (fraz. di Caserta, borgo, Belvedere)

CENNI STORICI

Poco lontana da Caserta, la località di San Leucio prende il nome da una piccola chiesa longobarda situata sulla sommità del colle omonimo. Un tempo il borgo si chiamava villaggio Torre. Qui gli Acquaviva, signori di Caserta nel Cinquecento, costruirono un castello, utilizzato come casino di caccia e chiamato "Belvedere" per la stupenda vista panoramica che offriva sulle campagne circostanti, sul Vesuvio e sull’isola di Capri. Nella seconda metà del Settecento, il casertano fu acquistato da Carlo III di Borbone, e nel 1759 passò al figlio Ferdinando IV, che divenne re di Napoli e continuò – per i Siti Reali – la strategia territoriale avviata dal padre. Nel 1773, la proprietà di San Leucio fu recintata e ingrandita, per opera dell’architetto Francesco Collecini: essa divenne la meta preferita del giovane re, che qui s’immergeva nella quiete della natura e amava cacciare. Nel 1778 Ferdinando decise di dedicare il Belvedere e la zona di San Leucio a un’attività produttiva, utile per il Regno e per il futuro dei giovani del borgo, privi d’istruzione. Nell’ambito di un progetto inteso a creare una città ideale (Ferdinandopoli), il borgo fu trasformato in un centro manifatturiero dedicato alla seta: la Real Colonia Serica di San Leucio, primo e unico caso in Europa di una fabbrica all’interno di una dimora reale. Non furono intaccate le eleganti stanze reali, tranne la sala delle feste al cui interno fu allestita una chiesa per la comunità. Attorno al Belvedere furono creati i quartieri di San Carlo e San Ferdinando; furono poi costruite scuole, abitazioni per operai e insegnanti, stanze per la trattura, la filatura, e la tintura della seta. In definitiva, la Real Colonia dette avvio a una tradizione serica che continua ancor oggi, con la produzione di sete pregiate, esportate in tutto il mondo. Nel 1789 la Colonia fu dotata di un Codice delle Leggi, per quei tempi rivoluzionario. Era chiaro l’obiettivo reale di creare una colonia industriale completa dal punto di vista sia produttivo sia comportamentale. Tra l’altro, il Codice prevedeva: i doveri verso se stessi, verso gli altri, verso il Principe, verso lo Stato; la retribuzione basata sul merito; la scuola obbligatoria per i bambini; l’elezione di “Seniori del popolo” per dirimere le controversie; la vaccinazione contro il vaiolo; un ospedale; una Cassa della Carità per aiutare gli artigiani poveri o in difficoltà per malattia; le sanzioni per i trasgressori. Il Belvedere ospita d’estate il “Leuciana Festival”, uno dei festival artistici più noti dell'Italia Meridionale. In ottobre ha luogo, sempre al Belvedere, l’importante rassegna enologica “Festa del Vino, delle Vigne e della Seta.

Bibliografia e Sitografia

http://guide.travelitalia.com/it/guide/caserta/belvedere-di-san-leucio

Articoli di approfondimento

CITTÀ

PROVINCIA

REGIONE

EPOCA

XVIII sec.

STATO DI CONSERVAZIONE

Restaurato

AUTORE DELLE AGGIUNTE / CORREZIONI

SITO UFFICIALE

IMMAGINI

Previous Image
Next Image

info heading

info content


Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.