SAN GIORGIO DEL SANNIO (palazzo baronale)

CENNI STORICI

L'attuale denominazione ha sostituito la vecchia di San Giorgio della Montagna di Montefusco (dal feudo di Montefusco); il nome fu dapprima cambiato in "San Giorgio la Montagna", rimanendo tale fino al 1929 (si narra che Arturo Bocchini, capo della polizia fascista e persona allora assai influente, stanco di essere chiamato il montanaro fece in modo che la denominazione del comune fosse cambiata in San Giorgio del Sannio).

San Giorgio del Sannio, insieme alle località di Sant'Agnese e di Ginestra - l'antica Santa Maria a Vico con San Giovanni a Marcopio (1135) - , che fino al 1811 furono casali autonomi, oggi risplende di luce propria, ma un tempo era feudo di Montefusco, capoluogo di Principato Ultra. Da qui la denominazione del paese, che fu, fino al 1929, San Giorgio la Montagna.
Un'origine precisa è difficile desumerla, ma recentemente il prof. De Spirito dell'Università di Salerno, ha scritto, basandosi su sue ricerche, che nel secolo X l'antica chiesa di San Giorgio, sita in località Toppa - collegiata dal 1721 e distrutta dal terremoto del 1732 - apparteneva all'Abbazia benedettina di San Modesto in Benevento, quale dono dei principi longobardi Pandolfo II e suo figlio Landolfo V. Nel 1992 ne è stato celebrato il Millenario.
Dalla monografia di Isidoro Cozzi (1904) si apprende che il feudo di San Giorgio fu dato nel 1269 da Carlo I d'Angiò al cavaliere francese Rostagno de Maasan. Passò, poi, al cavaliere Giovanni de Lupert, al nobile Americo de Sus, alla famiglia Giamvilla, al cavaliere napoletano Pippo Caracciolo e di nuovo ai Giamvilla, fino alla prima metà del Cinquecento, quando per il matrimonio con Rebecca Brancaccio passò al barone Pier Giovanni I Spinelli. Un suo pronipote, Giovanni Battista III, ottenne nel 1638 dal re di Spagna Filippo IV il titolo di principato per quel piccolo feudo di circa 100 famiglie. Sul finire del Cinquecento Pier Giovanni III edificò la chiesa della SS. Annunziata con attiguo chiostro e convento, abitato fino al 1659 dai Minimi di San Francesco di Paola - ne è viva testimonianza la bella statua d'epoca ancora conservata in quella chiesa - e dal 1687, quando fu ricostruito, dai Minori di San Francesco d'Assisi.
All'inizio del Settecento, avviando un nuovo assetto urbanistico, Carlo III Spinelli (1678-1742) in località Casalnuovo (oggi piazza Risorgimento e adiacenze) costruì il suo nuovo palazzo, con davanti e a lato (l'odierno palazzo Nisco, ristrutturato verso la metà dell'Ottocento) e la nuova chiesa collegiata, iniziata nel 1721 e consacrata nel 1737. Anno in cui fu pure inaugurato il Monastero della Visitazione di Santa Maria, voluto dal principe per le sole discendenti del suo casato. Là si rinchiusero le due sue figlie e visse anche la sorella del celebre economista e letterato napoletano Ferdinando Galiani. Fino agli anni Sessanta del XX secolo al monastero era annesso un educandato femminile.
Per la sua famiglia, Carlo III fece adattare a dimora campestre tra i suoi beni al Cubante, in località San Donato, ciò che restava di un antico palazzo imperiale edificato da Federico II nel XIII secolo e oggi detto ancora . Il ramo dei principi di San Giorgio si estinse nel 1869 - giusto seicento anni dopo la prima investitura del feudo - con la morte di Maria Emilia, sposa nel 1831del duca di Acerenza Romualdo Lancellotti Durazzo.

Bibliografia e Sitografia

http://sannioetradizioni.altervista.org/s_giorgio_del_s.html

https://www.comune.sangiorgiodelsannio.bn.it/storia-di-eventi-e-di-antiche-famiglie/

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