San Felice sul Panaro (rocca)

CENNI STORICI

«La prima notizia sull'esistenza di un nucleo fortificato a San Felice compare in un documento del 927 d.C. dove viene citato il "Castellum Sancti Felicis". È probabile che questo primo fortilizio non avesse strutture murarie, ma fosse semplicemente costituito da un terrapieno perimetrale, circondato all'esterno da un fossato e forse sormontato da una palizzata in legno, secondo un modello castrense ampiamente diffuso nell'area padana proprio nel IX-X secolo. Al suo interno si trovavano povere abitazioni costruite con pareti di legno e argilla e con tetto di solito in materiale vegetale e raramente in laterizio. La Rocca nelle sue forme attuali risale in gran parte al XIV-XV secolo e la sua nascita si deve alla volontà di Obizzo III d'Este. Scavi archeologici effettuati nel 1987-88, in occasione dei primi lavori di restauro, hanno dimostrato che almeno l'imponente maschio, la torre più alta dell'intero complesso, risale sicuramente alla metà del XIV secolo. È verosimile che nella fase originaria anche la Rocca avesse forme piuttosto semplici e fosse costituita da un recinto fortificato di forma quadrata, con un'alta torre di avvistamento (il maschio appunto) al quale si raccordava una cortina muraria dotata di due ingressi, uno sul lato nord e uno sul lato sud. Anche se non si ha una documentazione certa al riguardo, è probabile che l'attuale aspetto architettonico del fortilizio risalga per buona parte a un intervento degli inizi del XV secolo, tradizionalmente attribuito all'opera di Bartolino da Novara che, stando alla testimonianza dello storico sanfeliciano Giuseppe Costa Giani, nel 1406 si recò a San Felice "per porre il castello in istato di migliore difesa". In effetti, la pianta quadrilatera, con torri angolari e porta-torre al centro del lato di ingresso, e la diffusa presenza dell'apparato a sporgere, sia sulle torri che sulle cortine murarie trovano significativi riscontri in numerosi altri fortilizi dell'area padana degli inizi del XV secolo e in particolare in alcuni castelli progettati e fatti costruire proprio da Bartolino. Documenti d'archivio ci documentano che lavori di "affortificamento della Rocca" vennero effettuati pochi anni dopo, nel 1421. In tempi più recenti nel cortile interno della Rocca sono stati elevati, in diversi momenti, alcuni edifici ora utilizzati come sedi culturali e istituzionali. Sul lato nord fu costruita la cosiddetta "casamatta". Addossato al muro perimetrale ovest è stata innalzata, a seguito di interventi successivi, una grande fabbrica che è sede della Sala del Consiglio Comunale e della Sala di Cultura "Quinto Tosatti". ...».

Bibliografia e Sitografia

https://castelliere.blogspot.com/2017/03/il-castello-di-martedi-14-marzo.html

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