SAN BENEDETTO IN PERILLIS (borgo fortificato)

CENNI STORICI

Piccolo borgo medievale di straordinaria bellezza nel cuore della provincia di L'Aquila, San Benedetto in Perillis è uno tra gli abitati più antichi caratterizzati da edilizia in pietra a vista. La sua orgine risale al secolo VIII, da un nucleo di ventotto famiglie longobarde che si insediarono nel luogo, insieme ad un gruppo di monaci benedettini e fondarono il monastero, intitolato a San Benedetto, per coltivare l'adiacente pianoro di Perillo. La collina su cui sorse aveva una grande importanza strategica: La sua posizione era un importante capomaglia ottico per le comunicazioni tra la costa ed i paesi di montagna. Il paese sorse quindi attorno al monastero, circondato da due cinta murarie delle quali ancora oggi si conservano tratti e torri. La chiesa (VIII-XI sec., una delle più antiche della regione) posta all'interno del borgo fortificato, costituisce l'unica testimonianza dell'antica struttura abbaziale, che svolse una notevole opera di diffusione del monachesimo nella valle Tritana ed in tutto l'aquilano. L'edificio mostra i notevoli rimaneggiamenti subiti. Custodisce tracce di preziosi affreschi. Recenti restauri hanno smantellato la veste barocca riportando alla luce le originarie strutture altomedievali. L'interno è a tre navate e coperto da una copertura lignea. Altri elementi che arricchiscono il piccolo centro dell'aquilano sono la chiesa della Madonna delle Grazie e l'interessante Museo Civico, ubicato nei locali di un ex frantoio settecentesco restaurato e sulla piazza all'ingresso del paese, l'antica chiesetta di S. Sebastiano. Molto suggestive sono le "grotte" sotterranei scavati nella roccia e destinati un tempo a luoghi di ritrovo, riscaldati dal calore degli animali dove ci si riuniva per ballare, chiacchierare e passare momenti di unione tra la gente, Le grotte caratterizzano un'ampia area del piccolo centro storico e ultimamente ristrutturate vengono utilizzate per manifestazioni ricreative e culturali

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