CENNI STORICI
La torre è a pianta quadrata con cinque caditoie per lato e, diversamente dalla torre della Carnale, sorge tuttora isolata. Posta ad est di Salerno, appena un po’ fuori dal centro abitato, in un contesto di periferia oggi destinato ad attività turistico-balneari, a meno di trecento metri dal mare, prende il suo nome dal luogo in cui si trova, che era denominato "Angellara", dal torrente Anguillerium che attraversa la zona e nel quale, probabilmente, si effettuava la pesca delle anguille. Questa torre non viene nominata nell’ordine di costruzione del 1563, ma sicuramente i lavori per la sua erezione furono iniziati nel 1569 e da quella data in essa risulta attivo anche il servizio di guardia del litorale. Ai primi dell'Ottocento, nella torre fu sistemato un posto telegrafico insieme con un posto di dogana, rimasto attivo fino al 1866, quando tale fortificazione fu messa in vendita con tutte le altre. Il posizionamento della torre era stato studiato ad arte per evitare ogni possibile via di accesso dalla piana di Mercatello, costringendo quindi l'invasore a spostare il proprio percorso di attacco più a sud, nell'area detta Migliaro. Torre Angellara era, insieme con La Carnale e la Crestarella di Vietri sul Mare, la più imponente fra le opere di difesa contro i Turchi erette in provincia di Salerno. Le dimensioni, decisamente maggiori rispetto al progetto tipo degli ingegneri vicereali e la posizione strategica, posta sulla spiaggia ma vicino ad una campagna fertile, lasciano supporre che fosse una torre di tipo difensivo. Nel tempo la struttura non ha subito eccessive manipolazioni, tuttavia la garitta del terrazzo è stata sostituita ed ampliata per la realizzazione di nuovi ambienti, mentre nell'area esterna adiacente fu realizzata una masseria, poi abbattuta durante il ventennio fascista per far posto alla Colonia Marina. Attualmente sulla terrazza di avvistamento della torre, dal lato terra, tre ambienti comunicanti, ricordano la stessa composizione spaziale presente a coronamento della torre della Carnale, per cui si potrebbe ipotizzare che l’aggiunta di queste stanze nelle due torri sia avvenuta nello stesso periodo, probabilmente come parte di un unico intervento di ampliamento attuato agli inizi dell’Ottocento. La torre, dopo essere stata usata per molti anni come alloggio per alcuni militari, attualmente è abbandonata ed è stata di proprietà della Marina Militare di Napoli fino al 2014 quando, grazie alle nuove norme in merito al federalismo demaniale, è stata acquisita gratuitamente dal comune di Salerno.
Bibliografia e Sitografia
Articoli di approfondimento
CITTÀ
PROVINCIA
REGIONE
EPOCA
XVI sec.
STATO DI CONSERVAZIONE
Rudere
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