Salento (palazzo baronale)

CENNI STORICI

Anticamente il paese si chiamava “Sala di Gioi” (un secondo piccolo centro, “Salella di Gioi”, adiacente a Sala di Gioi rimane disabitato con la peste del 1656) ed era un piccolo casale agricolo della dipendenza longobarda dello Stato di Gioi. Fino all’VIII secolo d.C. il centro presenta uno scarso popolamento, solo con gli insediamenti dei monaci italo-greci, con la conseguente colonizzazione agricola di vaste aree dell’agro comunale, si avrà una vera e propria crescita urbanistica. I primi lignaggi italo-greci che si insediano nel centro giungono tra VIII e X secolo dal cenobio basiliano di Pattano; seguono il percorso del torrente “fiumicello” e si insediano nella zona di denominata San Basilio e San Veneranda (oggi questo percorso basiliano è denominato anche strada degli agriturismi). Il quartiere più antico fondato dai basiliani è collocato nel centro storico del comune. Il lignaggio fondatore dei De Marco fonda il primo quartiere intorno alla chiesa di Santa Maria, gemellando l’omonima chiesa della badia di Pattano (anche se prime notizie di fonti notarili del centro iniziano a partire dal 1043). Il centro urbano acquisisce l’attuale forma urbis nel corso del Settecento, quando la nuova direttrice del paese segue un percorso diverso dai vecchi insediamenti basiliani. Viene costruito un nuovo quartiere caratterizzato dalla presenza delle dimore della nuova élite borghese (case palazziate) che partendo dalla costruzione del palazzo baronale (Degni-Bammacaro) dei primi decenni del Settecento (collocato al nuovo ingresso del paese), vede poi la costruzione di altre dimore delle famiglie Palazzo, Scarpa, Sollazzo, Parrillo. Il quartiere è collocato sulla via che va dall’attuale palazzo baronale alla chiesa di Santa Barbara (nella cui piazza è collocato anche il municipio). Sala di Gioi diventa, staccandosi da Gioi, comune autonomo nel 1811. ...» - «...Il Palazzo Baronale, oggi Degni-Bammacaro, fu costruito alla fine del Seicento dalla famiglia Bernolla e poi ceduto insieme al feudo di Sala ai Bammacaro. Diviso in due parti, conserva decorazioni e arredi del XVIII secolo. Di costruzione settecentesca sono i due Palazzi Scarpa, famiglie che avevano dato entrambe molti professionisti: il primo collocato in via Roma appartenne al generale Scarpa, il secondo fu forse dell’eroe risorgimentale dei moti del Cilento, Marcello Scarpa Valiante.

Bibliografia e Sitografia
Articoli di approfondimento

CITTÀ

PROVINCIA

REGIONE

EPOCA

XVII sec.

STATO DI CONSERVAZIONE

Discreto

AUTORE DELLE AGGIUNTE / CORREZIONI

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