Sala Baganza (rocca)

CENNI STORICI
Una sorte strana quella di questo castello, rimasto a lungo in penombra anche per gli esperti locali. Si tratta di una costruzione, un tempo molto imponente, a torri angolari quadrate, con dongione centrale. Eretto su un colle in riva destra del fiume Baganza, fu parte importante del dominio Sanvitale, insieme al castello di Fontanellato. Con la "Gran Giustizia" di Ranuccio Farnese del 1612, finisce la dominazione Sanvitale e così si chiude anche la fase più importante della rocca. Il feudo passa ai Farnese, e si arricchisce di un piano nobile con stupendi cicli di affreschi (per lo più ad argomento mitico). Da ricordare sicuramente quelli dell'autore fiorentino Sebastiano Galeotti (1676-1741), pittore-modello per il nascente rococò. Il trasferimento della residenza Farnese a Colorno coincide con l'inizio del declino per la rocca, che raggiunge il suo culmine con l'opera distruttiva di Michele Varron, tenente che nel 1804 ebbe in dono l'intera struttura da Napoleone. In questo periodo vengono abbattute alcune ali del castello, che acquista poi la fisionomia attuale e rimane privato fino al 1987, quando il Comune si appropria dell'ala nord, la parte cinquecentesca, intraprendendo un'opera di restauro da poco conclusa. Il castello è visitabile in tutta la sua parte nobile, più quella settecentesca ancora privata, con visite guidate della durata di circa 1 ora.
Bibliografia e Sitografia

https://it.wikipedia.org/wiki/Rocca_Sanvitale_(Sala_Baganza)

Articoli di approfondimento

CITTÀ

PROVINCIA

REGIONE

EPOCA

XIII sec.

STATO DI CONSERVAZIONE

Buono

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