Saint-Marcel (castello)

CENNI STORICI

«Questo castello è stato legato per un breve periodo alla figura di Adriana Costa di Trinità che sposa Giorgio Challant barone di Chatillon e signore di Saint Marcel. Presso l’Archivio Regionale di Aosta si trovano molti documenti relativi ad Adriana Costa, in particolare a partire dalla morte di Giorgio Challant che fa sì che la moglie si occupi degli affari di famiglia e dei figli dei quali, con il proprio fratello Ferriolo, è tutrice. Di probabile fondazione trecentesca, esemplare dei cosiddetti castelli monoblocco, il castello di Saint-Marcel si colloca sul lato della destra orografica della Valle d'Aosta, in un punto di snodo viabilistico dei percorsi diretti lungo il fondovalle e verso il vallone posto a meridione, noto per l’estrazione della pietra ollare e per la presenza di miniere ferro-cuprifere e di manganese sicuramente già conosciute in periodo medievale. Insieme con la torre oggi inglobata nel campanile della parrocchiale, è stato il presidio della famiglia Challant sul vallone delle miniere. Nella sua forma attuale il castello è costruito sui resti di questa antica casa forte da Giacomo di Challant-Aymavilles, tra la fine del XV secolo e l'inizio del XVI secondo l'impianto di castello rurale-residenza. Saint-Marcel è alle dipendenze del feudo di Ussel, di cui condivide la storia della proprietà: entrambi sono fin dalle origini proprietà della potente famiglia degli Challant. Il primo signore di Saint-Marcel noto fu Ebalo Magno, visconte di Aosta, che ai possedimenti di Challant, Graines e Fenis aggiunge le signorie di Saint-Marcel, Ussel e Chenal di Montjovet. Nel XVII secolo è preso dal barone Paolo Emanuele di San Secondo come garanzia della dote della futura moglie per essere successivamente posseduto da Carlo Emanuele di San Secondo. Resta un possesso dei conti Bianco di San Secondo di Pinerolo fino all'acquisto, nel XVIII secolo, da parte della Società esploratrice delle miniere di Saint-Marcel. Nel XX secolo, quando entra tra le proprietà comunali, è ormai in completa rovina. Durante le opere di ristrutturazione del castello è emerso che la pianta del castello è quadrata a cui è aggiunto un corpo occidentale a pianta rettangolare per ospitarvi un appartamento. La struttura è dominata da una torre a sezione quadrata posta a nord-ovest mentre il corpo principale è stato ingentilito da due torrette montate su beccatelli che sporgono dagli angoli nord ed est. Le sale in origine, sono coperte di soffitti lignei e in vari interni sono ancora visibili i resti di grandi camini. Interventi recenti, patrocinati dall’Assessorato Istruzione e Cultura, per tramite della Soprintendenza per i beni e le attività culturali, hanno impostato le basi per una prima messa in sicurezza delle parti più danneggiate dell’edificio. ...».

Bibliografia e Sitografia

https://www.facebook.com/permalink.php?story_fbid=1000879670000912&id=893298174092396

Articoli di approfondimento

CITTÀ

PROVINCIA

REGIONE

EPOCA

XIV sec.

STATO DI CONSERVAZIONE

Restaurato

AUTORE DELLE AGGIUNTE / CORREZIONI

SITO UFFICIALE

IMMAGINI

Previous Image
Next Image

info heading

info content


Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.