Saint-Germain (fraz. di Montjovet, resti del castello)

CENNI STORICI

«Proseguiamo ora per raggiungere il castello di Saint-Germain, o castello vecchio, di impianto classico dei castelli primitivi con cinta muraria che racchiude la torre, le strutture difensive e un nucleo residenziale. La disposizione della cinta sul colle di Montjovet è perpendicolare alla valle a ribadire la sua funzione di dominio e di controllo, Sul lato della chiesa si aprono a nord la porta e l’antiporta. Il nucleo originario risale al X e XI secolo ed è costituito dalla torre e dal piccolo recinto che la circonda. La torre a pianta quadrata è alta diciannove metri con merlatura quadrata a due spioventi e misura alla base sei metri di lato e di spessore di più di un metro e mezzo. Il locale a piano terra aveva una volta a crociera ma è probabile che essa abbia subito numerose modifiche e rialzata in epoca tardorinascimentale. In questo periodo venne edificato il doppio bastione interno alla cinta muraria che nella parte sommitale della torre presenta un cordolo in pietra modanato a toro, che si ritrova anche nel doppio bastione realizzato da Amedeo VIII nel 1554. Una porticina nell’angolo della torre dà accesso alla cisterna dell’acqua perfettamente conserva, un ambiente a volta intonacato a cocciopesto (miscela di intonaco e polvere di mattoni). Il padiglione a ovest ad uso residenziale era il palazzo del governatore della fortezza e ne possiamo vedere le murature d'ambito all’estremità a sudovest. Si notano ancora il portale con l'archivolto in pietra lavorata ed i fori della colombaia nella muratura al di sotto del colmo. Il rimanente spazio è occupato dalla poderosa struttura del doppio bastione, con i due segmenti sfalsati in modo che chi entrava prestasse il fianco ai difensori del castello. La tipologia muraria finalizzata alla massima resistenza è rotta dall’elemento decorativo della lista in pietra con modanatura a toro che corre lungo la cima delle mura, poco al di sopra della scarpa di base.

Anche il Castello di Saint-Germain passò agli Challant con le nozze di Ebalo con Alexia, ma la sua storia è più antica e durevole. Questo maniero sorge in posizione strategica e, molto prima della sua edificazione, fu sito di necropoli e fortificazioni del neolitico, poi dei Salassi e dei romani. Intorno al mille si iniziò la sua costruzione ad opera di una famiglia legata agli Chènal ma di cui non conosciamo il nome. Nel 1240 appartiene, almeno in parte, a Bermond di Montjovet e dal 1261 furono comproprietari Ebalo di Challant e Feidino di Montjovet. Il comportamento opprimente e le esagerate gabelle imposte da quest’ultimo fornirono la scusa a Amedo V di Savoia di ricusarlo dalle cariche ed infeudarlo a Coazze. In seguito al matrimonio di Ebalo di Challant, proprietario del castello di Chenal, con Alexia di Montjovet, questi scambiò con Amedeo V il viscontado di Aosta con il pieno possesso del feudo di Saint-Germain, dando il via al rapporto di fiducia tra le famiglia di Challant e Savoia. Il castello di Saint Germain tornerà ai Savoia nel millequattrocentotrentotto quando Francesco di Challant vende castello, borgo e castellania di Montjovet a Amedeo VII che inizia la sua ristrutturazione. La crescita del Castello di Verrès e, soprattutto, della fortezza di Bard riducono l’importanza del castello di Saint Germain che nel 1661 ospitava solo sei soldati e viene smantellato. Oggi l’affascinante e grandioso complesso di ruderi ci narra attraverso le sue pietre la storia dei tempi in cui la sua forza e possanza dominavano la valle e la via delle Gallie e ancora adesso i suoi ruderi si impongono all’attenzione di chi transita sulla statale o sull’autostrada».

Bibliografia e Sitografia

http://www.centronuovomillennio.it/veilla/archivio%20006.htm

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