Sabbioneta (porta Imperiale, porta Vittoria)

CENNI STORICI

«La Porta Imperiale fu edificata nel 1579, al termine della seconda fase dei lavori di costruzione della cinta muraria, e fu dedicata all' Imperatore Rodolfo II d'Asburgo, come recita l' epigrafe posta sopra l'ingresso principale. La facciata è completamente rivestita di bugne di marmo bianco e nella parte inferiore è interrotta da tre aperture arcuate a tutto tondo. Sopra l'arco centrale, nella cui chiave di volta è inserito un grottesco mascherone che ricorda invenzioni giuliesche, si legge un 'epigrafe che recita: "Vespasiano, per grazia di Dio, duca di Sabbioneta, fece costruire questa porta fregiata del nome imperiale, nell'anno della salvezza 1579". Al di sopra è collocato, in un'elegante cornice sansovino, lo stemma ducale privo del collare del Toson d'Oro, che Vespasiano ottenne solo nel 1585. L'antica loggia superiore, del tutto simile a quella di porta Vittoria, fu sostituita nella prima metà dell'Ottocento con l'attuale timpano cuspidato, forse su progetto di Carlo Visioli. Come Porta Vittoria anch'essa è a pianta quadrangolare ... Porta Vittoria, una delle due porte d'ingresso alla città, è rivolta verso Milano, un tempo sede del governatorato spagnolo. Fu costruita nel 1562, durante la prima fase di edificazione delle mura. Il suo aspetto è sobrio ed imponente. La facciata è divisa in due parti da una sottile cornice marcapiano: nella zona inferiore si trovano quattro lesene a bugnato rustico, che inquadrano tre aperture arcuate, in quella superiore vi è un loggiato su cui poggia la copertura lignea. Sopra l'ingresso principale sono collocati lo stemma quadripartito, con le armi Gonzaga-Colonna, e un 'epigrafe con l'iscrizione in capitali latine: "VESPASIANUS SABLON. MARCH.ET.CONDITOR PORTAM HANC.BENEAUGURATUS VICTORIAM DIXIT" ("Vespasiano Gonzaga, marchese e fondatore di Sabbioneta, dedicò questa porta alla Vittoria per buon auspicio"). Nel Cinquecento la porta permetteva l'accesso alla città attraverso due ponti levatoi, uno carrabile corrispondente alla posterla destra, la cui presenza è oggi indicata dalle strette feritoie che la sovrastano. Nel 1585 il falegname Nascinbene Borzana costruì il nuovo ponte con relativo battiponte in legno, vale a dire più campate di ponte fisso innalzate di fronte alla porta, verso cui venivano calati i due ponti levatoi. Il contrasto tra il marmo bianco ed il rosso mattone del paramento murario rimanda alle costruzioni venete».

Bibliografia e Sitografia
Articoli di approfondimento

CITTÀ

PROVINCIA

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EPOCA

XVI sec.

STATO DI CONSERVAZIONE

Restaurato

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