CENNI STORICI
«La torre del carcere è ciò che rimane della torre di avvistamento, fatta costruire nel 1518 dal principe di Salerno, Ferrante Sanseverino. Intorno a questo forte fu costruito il palazzo baronale dove vivevano gli ufficiali del principe e intorno al quale si raccolsero i primi abitanti attratti dalla possibilità di ottenere un pezzo di terreno da coltivare. Del palazzo costruito dal Sanseverino rimane, nella sua integrità la torre del carcere, poiché il resto della costruzione è stato abbattuto e ricostruito nei primi anni del 900. I primi abitanti furono tre ufficiali che riscuotevano le fide e diffide dei pascoli delle difese di Rotunda e Trisaia. Dal principe di Salerno passò alla famiglia Agnese del Cardinale e poi al duca di Ielsi della famiglia Carrafa. È stata sede del carcere fino a pochi anni fa, all’inizio del 1800 fu trasferito al convento.Nel 1900 è stato carcere mandamentale, dove i detenuti scontavano le pene minori o gli ultimi mesi di detenzione.Il carcere era diviso in due parti, una destinata alle donne e un’altra per gli uomini e poi una parte per il custode. Ci sono stati detenuti appartenenti alla mafia locale, alla mafia siciliana e molti altri. L’ultimo detenuto, di Stigliano, vi è stato nel 1997. Recentemente restaurata, è ora adibita a biblioteca comunale ed archivio storico,ed è possibile ammirare dalla cima della torre uno splendido panorama,con visione a 180° della costa ionica».
Bibliografia e Sitografia
Articoli di approfondimento
CITTÀ
PROVINCIA
REGIONE
EPOCA
XVI sec.
STATO DI CONSERVAZIONE
Discreto
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