Roma (tor Sanguigna)

CENNI STORICI

L’area dell’antico stadio di Domiziano (86 d.C.), ove oggi è la famosissima piazza Navona, nel Basso Medioevo fu occupata da palazzi, case e torri di molte potenti famiglie romane. Sul lato sud della piazza attuale sorgeva il Palazzo Orsini (prima metà del ‘400, nell’area dell’attuale Palazzo Braschi); sul lato ovest, il Palazzo Millini e la Torre Malpiglia (scomparsa), e sul lato nord la roccaforte della famiglia Sanguigni, il cui simbolo è la torre denominata Sanguigna. Situata nel rione Ponte, già nel medioevo il suo toponimo indicava tutta la zona circostante compresa tra l’attuale Via Zanardelli, Via dei Coronari e la chiesa di Sant’Agostino. La torre fu costruita nella parte inferiore con piccoli tufelli alternati a mattoni, mentre nella parte superiore la cortina è di soli tufelli. L’antico accesso era sul lato verso via Zanardelli. Questo lato presenta quattro finestre, di cui una con mostra di peperino; l’altro lato invece ha soltanto due finestre con mostre di marmo (sec. XV-XVI). Un terzo lato, appena visibile perché coperto dalle case addossate, presenta nella parte superiore un paramento sporgente che poggia su una cornice a mensole di peperino. Presso un angolo della torre è murata una piccola scultura, irriconoscibile, forse appartenente a un vecchio fregio di preesistenti edifici romani. Alla sommità si trovano tre coppie di ghiere di travertino, che probabilmente dovevano servire a sorreggere o pennoni metallici (per stendardi o per tende), o un’incastellatura lignea o ancora delle balestre per le quadrella, dardi corti a quattro punte. La torre era ornata di graffiti, di cui andò perduta qualsiasi traccia nei numerosi restauri. Risalente forse alla prima torre edificata dalla famiglia Gemini prima dell’XI secolo, l’attuale torre è quanto resta dell’antica roccaforte della famiglia romana dei Sanguigni, di cui fecero parte anche papa Leone VI e alcuni Conservatori del Campidoglio. I Sanguigni furono una potente famiglia baronale ghibellina che rimase in questo rione fino al XVI secolo e risulta estinta già nel XVIII secolo, epoca in cui la torre passò ai Conti e poi ad altri proprietari. Essendo dunque la famiglia di fazione ghibellina, la presenza della torre sul lato Nord della via Recta, è significativa: la via Recta era un’importante arteria di comunicazione tra il fiume e la via Lata; l’area a sud di questa strada risulta nel Basso Medioevo controllata dalla fazione guelfa, capeggiata dalla potente famiglia degli Orsini. La zona più a Nord invece era dominata dalla fazione ghibellina, che aveva la sua roccaforte nel Mausoleo di Augusto (fortificato dai Colonna). Pertanto l’incastellamento dei Sanguigni dovette costituire un importante avamposto ghibellino, quasi una spina nel fianco degli Orsini (che avevano il loro principale insediamento nel vicino Monte Giordano). Nel corso del XIX secolo la torre fu completamente inglobata nel contiguo palazzo passando nel 1860 alla famiglia Sagnotti. Oggi dell’antica torre sono visibili unicamente i due lati esterni, in seguito alla sopraelevazione di un piano del palazzo di cui fa ora parte.

Bibliografia e Sitografia

https://it.wikipedia.org/wiki/Tor_Sanguigna

Articoli di approfondimento

CITTÀ

PROVINCIA

REGIONE

EPOCA

XI sec.

STATO DI CONSERVAZIONE

Rudere

AUTORE DELLE AGGIUNTE / CORREZIONI

SITO UFFICIALE

IMMAGINI

Previous Image
Next Image

info heading

info content


Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.