Roma (castello di Torrenova)

CENNI STORICI

Il castello di Torrenova di origine medioevale, sorse nel sito di una villa di età romana appartenuta alla famiglia Pupinia. L’attuale denominazione suggerisce l’esistenza di una torre più antica, forse del XIII secolo, probabilmente denominata Torre Verde e da ricollegarsi al Torianum o Turrianum attestato nell’VIII secolo ed appartenente alla massa Calciana del Patrimonio Labicano. Fu anche detta Turris Iohannis Bovis, Rocca Cenci, Giostra; assunse il nome attuale probabilmente in occasione dei restauri ed ampliamenti ordinati da Clemente VIII (1592-1605) della famiglia Aldobrandini ed effettuati da G. Fontana tra il 1600 e il 1605. Il fondo appartenne agli inizi del XV secolo alla famiglia Palosci; nel corso del ‘400 alcune parti della tenuta furono assegnate a diversi proprietari finché nel 1562 fu riunita nel possesso dei Cenci. A seguito di vicende giudiziarie che coinvolsero quella famiglia il fondo fu acquistato nel 1600 dagli Aldobrandini; nel XVI secolo appartenne ai Borghese che la tennero fino ai primi del ‘900. Il complesso è costituito da un palazzo con merlature di tipo ghibellino, che comprende la torre, e da una chiesa di epoca cinquecentesca. Attualmente non è visitabile, poiché adibito ad abitazioni private. L’edificio è composto da due bracci che si incontrano ad angolo retto; lo spazio così delimitato è chiuso sugli altri due lati da una recinzione che nel tratto sud-est comprende l’ingresso e la torre. Il braccio orientato nord-est, ornato da finestre con eleganti incorniciature, doveva costituire il lato nobile, come anche suggerisce la decorazione del portico a cinque arcate che ne ritma il prospetto sulla corte. A circa 200 metri in direzione nord-ovest dal palazzo si vedono i resati di un ninfeo detto “Bagno della Bella Cenci”. Si tratta di un piccolo ambiente a pianta rettangolare, coperto con volta a botte, il cui ingresso, costituito da un arco, si apre ad est in corrispondenza di un rivo creato artificialmente. Il vano, che sorge sull’isoletta circondata dal canale, è decorato da graffiti e pitture, già estremamente deteriorate alla fine del secolo scorso. All’interno della tenuta di Torrenova fu scoperto nel 1834 un grande mosaico, di epoca tardo imperiale, con raffigurazione di gladiatori in lotta con bestie feroci, che ancora oggi decora il pavimento di un salone del Museo Borghese, ospitato nell’omonima villa. Tutta la zona ha restituito testimonianze di epoca romana; oltre a numerosissimi frammenti di decorazioni architettoniche, relativi soprattutto a monumenti funerari, si rinvennero un bellissimo sarcofago con la raffigurazione del mito di Atteone, conservato al Museo del Louvre, una lastra con Artemide Kourotrophos, oggi a Villa Borghese, e una statua di Helios, anch’essa al Louvre. Infine a nord del Castello di Torrenova fu rinvenuto un mausoleo a pianta circolare, appartenente a P. Valerio Prisco, funzionario imperiale dei primi anni del II secolo.

Bibliografia e Sitografia

https://it.wikipedia.org/wiki/Castello_di_Torrenova

Articoli di approfondimento

PROVINCIA

REGIONE

EPOCA

XIII sec.

STATO DI CONSERVAZIONE

Discreto

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