Roma (castello dei Monti di Leva o castrum Montis Olibani)

CENNI STORICI

Sorge su un pianoro alto 500 metri, sulla sinistra della pianura pontina, circondato da una folta vegetazione. Il nome deriva dal termine olibanum, che significa incenso; infatti, di proprietà ecclesiastica dall'alto medioevo, i proventi di questa tenuta erano destinati a comperare l'incenso per tutte le chiese di Roma. La menzione più antica del castello si ha in un documento del 1330, dove viene citato appunto un Castrum Montis Olibani. Nel 1541 il complesso era di proprietà della famiglia Della Valle che lo cedette successivamente ai Palosci; nel 1552 passò invece al Cardinale Federico Cesi. Il fortilizio, complemente restaurato nei secoli XVII e XVIII con la trasformazione in casale e la conseguente costruzione di una stalla, un porcile ed un forno, che sono ancora visibili, era difeso da una torre di guardia, denominata in età moderna “VII Torre”. Malgrado i rifacimenti, ancora in un disegno del Catasto Alessandrino (1660) appaiono ben visibili gli elementi del fortilizio medievale, con il casale-torre circondato da un antemurale che inglobava piccole torrette. Le trasformazioni dei secoli passati, ma ancora più i meno nobili interventi moderni, hanno reso quasi irriconoscibile il sito dell’antico castello, mentre circa 500 metri a nord la “VII Torre” conserva ancora la sua connotazione rurale, svettando su una collina in completa armonia con l’ambiente naturale che la circonda. Oggi appare mozzata e dotata di tetto; nei fori delle sue antiche impalcature nidifica una folta comunità di uccelli.

Bibliografia e Sitografia
Articoli di approfondimento

CITTÀ

PROVINCIA

REGIONE

EPOCA

XVI sec.

STATO DI CONSERVAZIONE

Rudere

AUTORE DELLE AGGIUNTE / CORREZIONI

SITO UFFICIALE

IMMAGINI

Previous Image
Next Image

info heading

info content


Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.